L'11 settembre non ha cambiato "ogni cosa", come qualcuno pensava, ma una cosa, di certo, è cambiata: la solerzia del governo americano nel prevenire i nemici, prima che essi agiscano. Questa nuova politica così tanto fastidiosa, potrebbe essere accantonata.
In politica estera, la strategia dell'azione preventiva rimpiazzò quella della deterrenza adottata da lunga data. Una serie di discorsi resero accetta la nuova politica, culminante nella dichiarazione pronunciata da George W. Bush nel giugno 2002 che così asseriva "la nostra sicurezza esigerà che gli americani siano lungimiranti e risoluti, disposti a ricorrere all'azione preventiva quando essa risulta essere necessaria per difendere la nostra libertà e le nostre vite". Nove mesi dopo, la politica dell'azione preventiva giustificò l'invasione dell'Iraq prima che gli iracheni attaccassero gli Stati Uniti, con rabbia di molti.
Anche nella politica interna statunitense, l'azione preventiva è stata fonte di grande costernazione. Conformemente al Quarto Emendamento della Costituzione ("Non potrà essere violato il diritto dei cittadini di godere della sicurezza personale […] di fronte a perquisizioni e sequestri ingiustificati, e non si rilasceranno mandati di perquisizione se non su fondati motivi"), di fatto, le forze dell'ordine per arrestare i ladri aspettano che essi abbiano veramente commesso i crimini. Ma il Foreign Intelligence Surveillance Act (FISA) del 1978, rimpolpato dall'USA Patriot Act del 2001, facilita la possibilità di fermare i terroristi prima che essi entrino in azione. Se esiste un fondato motivo che qualcuno agisca come operativo di un gruppo terroristico straniero, senza che vi sia altresì un fondato motivo che costui abbia pianificato o commesso dei crimini, ciò legittima la sorveglianza – e la conseguente prova.
Brandon Mayfield, consigliato da sua moglie Mona, affronta la stampa dopo la sua scarcerazione, nel 2004. |
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Ma il caso di Mayfield mostra la debolezza della tesi della Aiken. In seguito agli attentati di Madrid dell'11 marzo 2004, in cui persero la vita 191 persone e altre 2000 rimasero ferite, il Federal Bureau of Investigation (FBI) analizzò le impronte digitali schedate dalle autorità rinvenute sulla scena del crimine spagnola e rilevò che 20 impronte inserite nel suo sistema combaciavano con esse. Mayfield asserisce che gli esaminatori dell'FBI, avendo fatto un controllo accurato e saputo della sua conversione all'Islam, si lasciarono influenzare nell'esame delle sue impronte digitali, arrivando a perquisire la sua abitazione, per poi arrestarlo. Mayfield trascorse due settimane in carcere, finché le autorità spagnole non attribuirono definitivamente quelle impronte a qualcun altro.
Mayfield arguisce che era illegittimo tener conto della religione da lui professata e il tribunale gli dette ragione. Ma le prove circostanziali avvalorarono il legame di Mayfield con l'attentato di Madrid, come da me mostrato in un precedente articolo e nel mio blog. In base a quelle prove Mayfield:
- Ha pregato nella stessa moschea frequentata da diversi individui che si dichiararono colpevoli di aver cercato di fornire aiuti ai Talebani.
- Ha contribuito ad organizzare una divisione della Muslim Student Association, un'organizzazione wahhabita, alla Washburn University.
- Ha gratuitamente patrocinato in una causa di custodia Jeffrey Leon Battle, che in seguito venne condannato a 18 anni di prigione dopo essersi dichiarato colpevole di aver cercato di reclutare uomini per muovere guerra contro l'America.
- Ha reclamizzato la sua professione giuridica con Farid Adlouni, qualcuno "direttamente in affari" con Wadih El Hage, l'ex segretario personale di Osama bin Laden, in seguito riconosciuto colpevole di concorso in omicidio di cittadini americani.
- Ha scritto una lettera a favore dei Talebani.
Inoltre, nell'abitazione di Mayfield vi erano articoli dai contenuti virulentemente anti-semiti, la sua linea telefonica fu utilizzata per contattare Perouz Sedaghaty (alias Pete Seda), sospettato di finanziare il terrorismo, e qualcuno utilizzò il suo computer di casa per fare delle ricerche per un viaggio a Madrid, per affittare un'abitazione in Spagna e per collegarsi a un sito web delle ferrovie spagnole, obiettivo degli attentati di Madrid.
Il procuratore dell'Oregon Karin Immergut giunse alle giuste conclusioni che queste prove "dimostrano che il governo e i suoi agenti hanno operato in buona fede" quando arrestarono Mayfield. Inoltre, l'ispettore generale del Dipartimento di Giustizia non rilevò alcun indizio in merito al fatto "che il laboratorio dell'FBI fosse a conoscenza della religione di Mayfield" mentre analizzava le sue impronte digitali. Ma il giudice Aiken, nominata da Clinton, si è servita del passo falso delle forze dell'ordine per silurare l'USA Patriot Act.
Tale atto fornisce alcuni aggiornamenti cruciali; i Padri Fondatori non potevano preconizzare che un giorno i cittadini americani avrebbero appoggiato Al-Qaida, mentre il Congresso scrisse il FISA per contrastare lo spionaggio sovietico e non le cellule Hezbollah. Se dovesse prevalere l'opinione della Aiken (il che potrebbe non accadere) il terrorismo dovrà manifestarsi con maggiore frequenza e flagranza prima che i suoi perpetratori possano essere arrestati.