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La prefazione non nasconde le motivazioni politiche che animano quanto segue. Il volume fa parte di una serie di opere che rientrano nei cosiddetti studi critici arabo-americani che esaminano e affrontano il tema della "politica che genera conoscenze radicali antirazziste, anti-imperialiste e femministe sulle comunità arabo-americane e SWANA [un neologismo che significa del Sudovest asiatico e del Nord Africa] così come i loro legami con altre comunità razzializzate negli Stati Uniti e più ampiamente nel Sud del mondo. (Apprendo in tal modo che gli Stati Uniti sono il sud del mondo.) Il libro oggetto della presente recensione si occupa direttamente di tali investimenti critici nella produzione di conoscenze radicali e decoloniali, investimenti che continuano ad essere articolati e consolidati in risposta alla continua violenza razziale e di genere e all'evoluzione delle agende imperiali e dei progetti militari".
Ma una volta superata questa teoria un po' demenziale, si trova una raccolta noiosa, seppur massiccia, di 39 scritti già pubblicati che trattano argomenti sconclusionati come "Nonne, Foglie di vite, Kahlil Gibran", "I limiti del cool musulmano" e "L'impulso della vita queer: corpi arabi nei bar gay". Curiosamente, questo mattone di un libro sugli arabi musulmani riesce in qualche modo a non menzionare figure di spicco come Paul Anka, Michael DeBakey, Steve Jobs, George Mitchell, Ralph Nader, Sirhan Sirhan, John Sununu, Danny Thomas, Helen Thomas o Frank Zappa. Forse non rientrano nel tema della "evoluzione delle agende imperiali e dei progetti militari".
Ovviamente, nessun volume accademico riguardante la "produzione di conoscenza decoloniale" sugli studi SWANA sarebbe completo senza un riferimento al sottoscritto recensore. Steven Salaita, che si è rivelato persino troppo radicale per gli standard permissivi dell'università americana, e che ora guida uno scuolabus, afferma che il mio "apparato morale esemplifica le peggiori sfaccettature del patriottismo imperativo". Se qualche lettore può spiegare cosa significa, può inviarmi un commento.
