Max Blumenthal, come altri simpatizzanti dell'estrema sinistra, ha criticato aspramente la strage norvegese del luglio 2011 che fece 77 vittime e 319 feriti, per contestare il diritto controjihadista. Il suo scritto lungo e noioso "Anders Behring Breivik, un prodotto perfetto dell'asse dell'islamofobia" contiene questa frase:
Max Blumenthal |
La retorica dei personaggi che hanno ispirato Breivik, da Pam Geller a Robert Spencer a Daniel Pipes, era così eliminazionista nella sua natura, al punto che poteva essere una questione di tempo prima che qualcuno passasse dalle parole ai fatti.
In altre parole, noi tre eravamo i responsabili del massacro. Un anno dopo, Blumenthal ritornò sull'argomento, stavolta concentrando l'attenzione su di me:
Per suo disonore, Pipes si è guadagnato diciotto citazioni nel manifesto del terrorista norvegese Anders Behring Breivik, che si è autoproclamato "controjihadista" nel processo per l'omicidio di settantasette persone, soprattutto adolescenti. Basandosi in larga misura su fonti come Pipes per giustificare le proprie azioni, Breivik ha detto di aver perpetrato la carneficina per punire l'Europa del fatto che stia soccombendo alla "islamizzazione" e al multiculturalismo.
Poco importano le imprecisioni fondamentali contenute in queste affermazioni – ossia che 1) Geller, Spencer o il sottoscritto siamo stati impegnati in una "retorica" eliminazionista e 2) ignorare che Breivik ha citato gli elementi della sinistra, ma altresì quelli di destra, i musulmani e spesso anche i jihadisti – ciò che è importante è che Blumenthal ha sfruttato la furia omicida di Breivik per innescare una polemica contro i colleghi analisti americani.
Frazier Glenn Miller. |
Tuttavia, nella sua allegrezza, Blumenthal ha dimenticato che anche lui è vulnerabile a tali accuse, che si può giocare a Gotcha [Il Gotcha (Toccato in italiano) è un gioco in cui si devono colpire tutti gli altri giocatori presenti su una lista, è anche un gioco di ruolo dove i partecipanti sono al contempo vittime e assassini. Essi devono uccidere il loro bersaglio evitando di essere scoperti e di essere uccisi a loro volta, N.d.T.] in due. Ron Radosh osserva su PJ Media che Frazier Glenn Miller, 73 anni, accusato dell'omicidio di tre persone perpetrato ieri in due luoghi ebraici nei pressi di Kansas City, ha scritto quanto segue su vnnforum.com, un sito web antisemita (disponibile anche qui):
Il giornalista ebreo Max Blumenthal espone e spiega questo tentativo da parte di un governo straniero come Israele di comprare le elezioni presidenziali a favore dell'establishment neocon e guerrafondaio repubblicano.
Daniel Greenfield sostiene che in quel brano Miller si riferisse a "un'intervista di Blumenthal sul canale televisivo di propaganda di Putin RT, che da allora difende, in cui egli sosteneva che Netanyahu avesse preso come bersaglio Ron Paul e Obama".(Questa intervista, dal gennaio 2012, può essere vista su YouTube.)
Greenfield ha trovato complessivamente 382 risultati per "Max Bluementhal" sul sito web vnnforum.com. Una discussione è titolata "Max Bumenthal è perspicace e talvolta divertente". I partecipanti a Stormfront, il primo sito neonazista americano, hanno menzionato Blumenthal 80 volte, spesso con approvazione.
È ormai chiaro che Breivik abbia deliberatamente cercato di screditare i controjihadisti come me; ma Miller ha tutta l'aria di essere un vero credente ispirato in parte dai vaneggiamenti di Blumenthal. E così, applicando i criteri di Blumenthal allo stesso Blumenthal, ho titolato questo articolo del mio blog "L'antisemita Max Blumenthal ha incitato ad assassinare tre persone in Kansas".
Spetterà poi ai colleghi sinistroidi di Blumenthal denunciarlo e evitarlo. Ma lo faranno?