Accade ogni quattro anni, quando si ripresentano le elezioni presidenziali americane: ho l'impressione di essere un estraneo.
La vera questione delle elezioni presidenziali americane del 2012? |
Questa discussione limitata elude due punti importanti. Innanzitutto, le filosofie diametralmente opposte dei democratici e dei repubblicani. Dov'è il dibattito sull'eguaglianza contro la libertà, il governo federale contro il federalismo, per non parlare poi del dibattito su argomenti come l'istruzione, l'immigrazione e l'islamismo? Quali sono i criteri adottati dai candidati per la nomina dei giudici federali, le loro ricette per risolvere la crisi del debito o le linee guida per l'uso della forza all'estero? E che dire della vergognosa reazione dell'Amministrazione agli eventi di Bengasi dell'11 settembre 2012? Sembra quasi che i candidati si siano messi tacitamente d'accordo per ignorare le questioni più importanti e interessanti.
In secondo luogo, il dibattito ignora che i candidati non sono degli individui isolati ma sono a capo di squadre numerose. Chi sono i candidati a segretario di Stato, alla Difesa e al Tesoro e alla poltrona di procuratore generale? Chi sono i probabili responsabili del Consiglio per la sicurezza nazionale e del Consiglio degli esperti economici? Quali sono le implicazioni di ogni squadra che entra in carica?
Speriamo che gli elettori riescano a orientarsi attraverso questo miasma di superficialità.