Chris Christie, governatore del New Jersey dal 2010, possiede qualità e consegue successi che tanto attirano i conservatori tradizionali, dai suoi modi diretti fino all'impressionante taglio che ha dato al bilancio. Di conseguenza, egli ha ottenuto un massiccio sostegno come candidato repubblicano alla presidenza degli Stati Uniti.
Il governatore del New Jersey Chris Christie. |
È stato criticato dai suoi compagni conservatori per aver nominato Sohail Mohammed, un islamista che aspira ad applicare la legge islamica, la Shari'a, in veste di giudice di un tribunale di seconda istanza. Per un riassunto di queste preoccupazioni, si veda il sito Investigative Project on Terrorism (IPT), "Gov. Christie's Strange Relationship with Radical Islam" ["Gli strani rapporti del governatore Christie con l'Islam radicale"].
Per tutta risposta, il 26 luglio scorso Christie ha fatto una filippica sull'argomento Shari'a:
La legge della Shari'a non ha nulla a che vedere con questo [vale a dire la nomina di Sohail Mohammed]. È pazzesco. È pazzesco. (…) Pertanto, questa storia della Shari'a è una cavolata. È semplicemente pazzesca. E sono stanco di avere a che fare con i pazzi. Intendo dire, sapete, che è proprio inutile accusare quest'uomo di [un mucchio di] cose solo a causa della sua appartenenza religiosa [Estratto da 02h43 del video].
Commenti: 1) Si tratta di parole aggressive contro i suoi amici conservatori che non si dimenticheranno presto: "questa storia della Shari'a è una cavolata. È semplicemente pazzesca. E sono stanco di avere a che fare con i pazzi".
2) Definire i critici di Mohammed "pazzi" che "accusano quest'uomo di [ un mucchio] di cose solo a causa della sua appartenenza religiosa" rivela come Christie sia un ignorantone testardo; il documento dell'IPT su Mohammed non riguarda la sua appartenenza religiosa, ma le sue attività politiche.
3) Al contrario, Christie ha ottenuto oggi l'approvazione sincera del Council of American-Islamic Relations (Cair), la cui sede del New Jersey ha rilasciato una dichiarazione per ringraziarlo, plaudirlo e per raccomandare vivamente di inviargli due parole di riconoscenza attraverso la pagina "Contattateci" del sito web del governatore.
4) Non sarebbe una cattiva idea contattare Christie. Se abitate in New Jersey e volete esprimere il vostro disappunto andate su http://www.state.nj.us/governor/contact/.
5) Pur essendo ancora una questione di minore importanza, dall'11 settembre la Shari'a è diventata molto rapidamente una preoccupazione per gli americani e dovrebbe continuare a esserlo per parecchi anni e decadi a venire.
6) Plausibilmente, Christie avrebbe potuto scusarsi per queste osservazioni e riparare a gran parte del danno che ha recato a se stesso. Ma essendo un personaggio pubblico, dubito che ciò accadrà.
7) Per questo motivo, prevedo che l'atteggiamento amichevole persistente, simile a quello di Grover Norquist, adottato da Christie verso gli islamisti, metterà i conservatori contro di lui e affosserà ogni sua possibile candidatura alla carica presidenziale.
Aggiornamento del 6 agosto 2011: Per una risposta di spessore alla tirata di Christie, replicando punto per punto, si veda l'eccellente analisi di 2.500 parole, a firma di Andrew McCarthy, un membro anziano del National Review Institute. Qui di seguito alcuni estratti dal suo articolo "Christie's 'Crazies': Shari'a is not a figment of our imagination" ["'Le follie' di Christie: la Shari'a non è una creazione della nostra fantasia"]:
Le preoccupazioni in merito alla Shari'a non possono essere liquidate come "cavolate". Ci aiutano a distinguere i musulmani pro-americani che vogliamo sostenere dagli islamisti. Accantonando queste preoccupazioni, finiremo per costruire dei ponti per tutte quelle persone cattive, come fa il governo da vent'anni, con ripetuto imbarazzo. È così che abbiamo finito per avere un "partenariato" con degli individui come Abdurrahman Alamoudi e Sami al-Arian (entrambi finalmente condannati per i loro legami con il terrorismo debitamente scoperti); Salam al-Marayati, leader del Muslim Public Affairs Committee che ha affermato che Israele dovrebbe essere in cima alla lista dei sospetti degli attentati dell'11 settembre; e organizzazioni islamiste come il Cair e l'Islamic Society of North America (la Società islamica dell'America del Nord), che pur non essendo incriminate sono state presentate dal Dipartimento di Giustizia come co-cospiratrici nel caso di finanziamento del terrorismo da parte della Fondazione Terra Santa.
Il governatore Christie vorrebbe farvi credere che l'opposizione a Mohammed sia stata puro settarismo: "È proprio inutile accusare quest'uomo di [un mucchio di] cose solo a causa della sua appartenenza religiosa", ha tuonato davanti ai giornalisti. È una balla che i sostenitori di Christie contribuirebbero a corroborare la sua tesi. Non è vero. Per la cronaca, Sohail Mohammed non è solo un avvocato. È stato membro del consiglio di amministrazione di un'organizzazione islamista, l'American Muslim Union.
E McCarthy conclude:
Gli interrogativi in merito alla nomina da parte del governatore Christie di Sohail Mohammed e dei suoi sforzi a nome del cliente di Mohammed, Mohammed Qatanani, non hanno nulla a che vedere con la Shari'a né con la stereotipata diffamazione di islamofobia. Riguardano piuttosto il parere del governatore. Riguardano un procuratore americano con delle ambizioni politiche che assecondano una circoscrizione elettorale attiva politicamente a scapito della sicurezza nazionale e dell'applicazione delle leggi sull'immigrazione. Riguardano la sua decisione di assegnare una carica di giudice di Stato a un avvocato che è stato membro attivo e loquace di un'organizzazione islamista molto inquietante – e che ha una propensione a presumere che i procedimenti giudiziari antiterrorismo assolutamente validi siano piuttosto dei processi antimusulmani. Tali questioni non ricevono come risposta delle sfuriate.