Che cosa accade ai musulmani quando si ritrovano in una terra straniera come ad esempio l'America del Nord o l'Europa? Essi tendono a reagire rivolgendosi all'Islam e facendo affidamento su di esso in modo differente. Il risultato non è solamente significativo per queste nuove comunità ma per l'Islam stesso. La Metcalf cita un giovane laureato musulmano che le ha detto che gli Stati Uniti "sono l'avanguardia", sono il luogo dove "i musulmani eliminano secoli d'innovazione e riescono ad arrivare all'essenza". Contrariamente alla maggior parte dei Paesi musulmani, dove il governo nomina i leader religiosi, le assemblee musulmane in Occidente designano i loro stessi dirigenti. Le donne giocano un ruolo pubblico più importante. La pratica sciita dell'autoflagellazione durante le cerimonie [del mese] di muharram si trasforma in una raccolta di sangue all'americana. Altri legami perdono importanza: un lavoratore nordafricano residente in Francia afferma: "La mia unica nazionalità è Dio". Le moschee assumono delle forme postmoderne.
Creare uno spazio musulmano pone l'accento sul modo in cui i musulmani marcano il loro territorio in Occidente attraverso una varietà di mezzi visivi, sonori, gastronomici e anche olfattivi. Le scritte in arabo sugli edifici, le audiocassette del Corano ascoltare durante il tragitto giornaliero per recarsi al lavoro, mangiare solo cibo halal e i profumi usati dagli uomini per pregare mantengono vivo il ricordo del paese d'origine e al contempo si ritagliano un posto nel nuovo paese. "Lo spazio musulmano è là dove i musulmani prevalgono", osserva Regula Burckhardt Qureshi. L'affermazione di uno spazio del genere è particolarmente importante nelle prigioni americane (argomento di un capitolo scritto da Robert Dannin), dove la presenza dei musulmani è numericamente assai sproporzionata rispetto alla percentuale dei musulmani a piede libero (ad esempio, essi costituiscono un sesto dei detenuti nello Stato di New York).