I volumi sembrano noiosi da morire, oltre 350 tomi di una collana avviata nel 1861, belli, voluminosi e pieni zeppi di "atti di documenti storici ufficiali delle importanti decisioni di politica estera degli Stati Uniti e di una significativa attività diplomatica". Ma c'è molto di umano tra le loro copertine. Si prenda un periodo di alcune settimane, a metà del 1967, riguardante l'Arabia Saudita. L'8 giugno, nel bel mezzo della guerra dei Sei Giorni, apprendiamo che il presidente Lyndon B. Johnson inviò una lettera a Re Faysal in cui scriveva che se il governo americano fosse "stato in stretto contatto con le parti" coinvolte nella guerra, "non avrebbe ricevuto alcuna indicazione che sarebbe stata ingaggiata una lotta del genere". Inoltre, questa missiva prosegue così: "Non ci è chiaro come è iniziata" – una strana ammissione questa. Due settimane più tardi, in un commento non meno sorprendente, vengono riportate le parole del sovrano saudita che si lamenta con l'ambasciatore Usa del fatto che i responsabili delle decisioni politiche americane non abbiano compreso "la psicologia delle masse" (sono le parole del sovrano) che prevale nel mondo arabo. "Si ha a che fare con della gente irrazionale", egli ha dichiarato e ha consigliato loro di tenere questo sempre ben presente quando devono sviluppare delle strategie. Riferendosi agli arabi, Faysal li ha definiti più volte "gente folle". In un altro punto, viene chiesto al sovrano come avrebbe potuto dire che Johnson aveva approvato un ritiro delle forze israeliane dalle zone conquistate quasi in contemporanea con l'annuncio di questa politica da parte del presidente. "Me lo sono inventato", ha ammesso Faysal. L'ambasciatore americano ha in seguito commentato: "la cosa ci ha fatto divertire". Non è affatto noiosa questa diplomazia.
Ma la cosa migliore di tutte è che il Dipartimento di Stato si è aggiornato; oltre a pubblicare una versione cartacea delle FRUS (Foreign Relations of the United States), ora esso rende accessibile gratuitamente l'intero contenuto in Internet (il volume recensito può essere visionato all'indirizzo http://www.state.gov/www/about_state/history/vol_xxi/index.html ).