La recente estromissione dal potere del presidente egiziano Mohamed Morsi induce a fare e un paragone con la sua controparte turca, il premier Recep Tayyip Erdogan, e a rilevarne le differenze. Le loro carriere ai vertici mostrano, infatti, importanti contrasti:
· Morsi ha ostentato una sbalorditiva indifferenza economica, mentre Erdogan può vantare una gestione economica accorta.
- Morsi ha imposto gli usi e costumi islamici troppo velocemente nell'arco di dodici mesi, al contrario Erdogan li ha introdotti lentamente e per gradi nell'arco di un decennio.
- Morsi ha ispirato il più grande movimento di protesta della storia umana, Erdogan ha invece vinto tre elezioni con una percentuale di consensi sempre maggiore.
- Morsi si è inimicato il cosiddetto Stato profondo, Erdogan al contrario l'ha tagliato fuori con pazienza.
- Morsi è stato rimosso dalla sua carica dall'esercito, mentre Erdogan ha rimosso l'esercito dalla politica.
In breve, Morsi è un incompetente come Erdogan è capace.
Gül, Erdogan, Gülen. |
Al che mi domando: i loro adirati farfugliamenti anti-democratici contro il dissenso sono solo una coincidenza? Riflettono la qualità dittatoriale delle loro formazioni politiche (rispettivamente i vari partiti legati a Necmettin Erbakan e i Fratelli musulmani)? Oppure rivelano qualcosa che ha a che fare con lo stesso programma islamista?
Sono propenso a pensare che abbiano a che fare…. fatta eccezione per qualche islamista in Turchia, ospite della più sofisticata scena islamista, che sembra essere meno autocratico. Il presidente Abdullah Gül e il leader della principale organizzazione islamista turca, Fethullah Gülen, si stanno a quanto pare liberando della mentalità dittatoriale. La cautela e la sensibilità democratica mostrate da Gül in risposta alle proteste del Gezi Park potrebbero farne il probabile successore di Erdogan. Il modo in cui Gül e Gülen reagiranno a un Erdogan sempre più eccentrico avrà probabilmente delle implicazioni importanti per il futuro del movimento islamista. Teniamo d'occhio queste due figure.