La carica appena assunta da due giorni dal segretario di Stato John Kerry è partita oggi in quarta con una dichiarazione sorprendente della sua ambasciatrice in Egitto, Anne W. Patterson, nel corso di una cerimonia congiunta al Cairo in occasione della consegna di quattro caccia F-16 di fabbricazione americana:
La cerimonia di oggi dimostra la ferma convinzione americana che un Egitto forte è nell'interesse degli Stati Uniti, della regione e del mondo. Speriamo che l'Egitto continui a prodigarsi come forza per la pace, la sicurezza e come guida, mentre il Medio Oriente prosegue il suo percorso impegnativo ma essenziale verso la democrazia (…) La nostra partnership consolidata da trentaquattro anni si basa sugli interessi comuni e sul rispetto reciproco. Gli Stati Uniti ritengono da lungo tempo che l'Egitto sia un partner indispensabile.
L'ambasciatrice americana in Egitto, Anne W. Patterson.
Commenti:
1) Qualcuno nel Dipartimento di Stato si rende conto che l'Egitto è ora governato da un fanatico islamista venuto fuori dalle viscere dei Fratelli musulmani i cui obiettivi sono sostanzialmente diversi da quelli degli americani?
2) Dichiarazioni volutamente miopi e da dilettanti come queste sono l'imbarazzo e la rovina della politica estera americana.
3) Che partenza per Kerry, la cui insulsaggine mentale promette di far sembrare buona Hillary Clinton col senno del poi.
4) Il senatore James Inhofe (repubblicano dell'Oklahoma) non si è sbagliato all'udienza [sulla nomina] di Chuck Hagel del 31 gennaio: "Penso che Morsi sia un nemico".
L'operazione "Bright Star" in azione. |
Commento: Naturalmente, è nell'interesse americano contribuire al potenziamento degli equipaggiamenti, dei soldati, delle operazioni militari congiunte, etc.