Mentre i giorni passano, la gestione turca della questione dell'aereo abbattuto dalla contraerea siriana il 23 giugno scorso riecheggia l'episodio della [nave turca] Mavi Marmara. In entrambi i casi:
Il segretario generale della Nato Anders Fogh Rasmussen approva la posizione della Turchia: "Quello cui abbiamo assistito è un atto [siriano] del tutto inaccettabile". |
- Ankara si è preparata allo scontro con un lungo periodo di aggressioni verbali e (nel caso siriano) militari.
- Essa ha poi intensificato gli sforzi e ha sfidato l'altra parte a rispondere con la violenza.
- Quando l'altra parte ha reagito con forza, la leadership turca ha colto al volo l'occasione, evidentemente felice di porre la questione al centro delle relazioni bilaterali e rifiutando di lasciar correre.
- Ankara ha avidamente cercato un ampio sostegno da parte degli organismi internazionali (Nazioni Unite, Nato).
- Ha escogitato delle auto-giustificazioni elaborate e
- Ha sfruttato l'episodio per recare più danni possibili all'avversario.
Commenti: 1) Viste le ostili relazioni turche con i governi dell'Iraq e di Cipro, non stupitevi se si seguirà uno schema identico anche in questi due casi. Altri paesi – la Grecia, l'Armenia, la Georgia e anche l'Iran – potrebbero seguire. 2) Stiamo assistendo al graduale emergere della Turchia come stato canaglia.