L'espulsione di un ambasciatore è l'equivalente diplomatico di una moglie che ordina al marito di sloggiare dalla stanza da letto per andarsene a dormire sul divano del salotto. Può essere una soluzione temporanea, ma di certo è irritante.
Gaby Levy, da Bergama in Turchia, è stato l'ambasciatore israeliano ad Ankara. |
Anche se sono deluso e rattristato per il cambiamento in atto in Turchia – non più tardi di dieci anni fa, consideravo questo Paese un modello di modernità e moderazione che potesse essere seguito da altri Paesi musulmani – sono, però, abbastanza contento di vedere l'emissario israeliano fare le valigie e lasciare Ankara, perché questo piccolo dramma aiuta chiunque sia ancora miope nei confronti di Recep Tayyip Erdogan e dell'Akp a capire come essi stiano riposizionando la Turchia, trasformandola in un Paese ostile all'Occidente.
L'ho già detto e lo ripeto qui: non più un alleato, ma è giunto il momento di rimuovere, o almeno di sospendere, il governo turco dallo status di membro della Nato.