A.J.P. Taylor ha scritto questo memorabile brano in English History, 1914-1945 (Oxford: Oxford University Press, 1970):
Fino all'agosto 1914, un cittadino inglese sensato e rispettoso della legge poteva trascorrere la propria vita quasi senza quasi accorgersi dell'esistenza dello Stato, a parte la presenza dell'ufficio postale e del poliziotto. Egli poteva vivere dove e come volesse. Non aveva nessun numero di riconoscimento né carta d'identità.
A.J.P. Taylor (1906-90), storico dell'Inghilterra.
Poteva viaggiare all'estero o lasciare per sempre il suo Paese senza avere passaporto o qualsiasi tipo di autorizzazione di alcun genere. Poteva cambiare il suo denaro in qualsiasi altra moneta senza restrizioni né limiti. Poteva acquistare merci provenienti da qualsiasi altro Paese del mondo alle stesse condizioni dei beni prodotti nel proprio Paese. In quanto a ciò, uno straniero poteva passare tutta la sua vita in questo Paese senza dover richiedere alcun permesso e senza dover informare la polizia.
Contrariamente ai paesi del continente europeo, lo Stato non chiedeva ai propri cittadini di prestare il servizio militare. Un inglese poteva arruolarsi, se voleva, nell'esercito regolare, in marina o nell'esercito territoriale. Poteva anche ignorare, se voleva, le esigenze della difesa nazionale. I capifamiglia agiati erano saltuariamente chiamati a sedere sui banchi della giuria.
Altrimenti, aiutava lo Stato solo chi voleva farlo. Il cittadino inglese pagava le tasse su scala modesta: quasi 200milioni di sterline nel 1913-14, o poco meno dell'8 per cento del reddito nazionale. (…) In linea di massima, lo Stato agiva solo per aiutare coloro che non potevano aiutare se stessi. Lasciava in pace il cittadino adulto.
Commento: Nel 2011, si può solo sognare un simile Stato limitato.