Smettere di finanziare l'Istituto americano per la Pace?

In un articolo di oggi ("Piccoli tagli di bilancio si assommano"), il deputato Jason Chaffetz (repubblicano dell'Utah) e Anthony Weiner (democratico dello Stato di New York) definiscono l'Istituto americano per la Pace (Usip) "lo studio di un caso di come il governo sperpera i profitti" e asseriscono che i suoi 54milioni di dollari di finanziamenti pubblici del 2011 sono un "uso scorretto del denaro dei contribuenti". Al che, io così replico:

Logo dell'Usip.

Come ex-membro del direttivo dell'Usip, appoggio con entusiasmo l'iniziativa di Chaffetz e Weiner di tagliare i finanziamenti all'Istituto. Negli anni del mio incarico nel direttivo, dal 2003 al 2005, mi sono accorto che l'organizzazione non rendeva un meritevole servizio al contribuente, piuttosto promuoveva un programma politico. Gli americani che desiderano finanziare una simile organizzazione sono liberi di farlo, ma ciò non dovrebbe essere un onere pubblico.

Aggiornamento del 19 febbraio 2011: Un plauso alla Camera per aver tagliato tutti i finanziamenti all'Usip.

Aggiornamento del 24 febbraio 2011: Al Kamen esamina la questione nell'articolo titolato "L'Istituto americano per la pace perde tutti i finanziamenti federali previsti dal piano di spesa della Camera".