Ho visitato Toronto agli inizi di marzo 2010 e al momento di lasciare il Paese mi sono sottoposto ai consueti controlli di sicurezza all'Aeroporto Internazionale di Pearson. Ma i passeggeri in fila subito dopo di me erano un uomo, un bambino piccolo e una persona che indossava il niqab (scrivo "persona" e non "donna" visto che non so affatto chi si celasse sotto).
Curioso di vedere come si sarebbero comportati per stabilire l'identità di chi si celava sotto il niqab, mi sono voltato indietro a guardare come l'agente addetto alla sicurezza si occupava delle tre persone. Con mio grande stupore, l'agente non chiese di vedere il viso della persona velata, ma si accontentò di guardare quelli dell'uomo e del bambino. Mi sarebbe piaciuto riprendere questa operazione con il mio cellulare, ma non ho osato tanto pensando che così facendo, ironia della sorte, sarei stato accusato di aver violato le norme di sicurezza.
Questa mia esperienza mi torna in mente, mentre seguo una recente storia in merito a un episodio simile accaduto all'Aeroporto internazionale Montreal-Trudeau. Il Toronto Sun ha spiegato il I° agosto che un certo Mick Flynn di Bradford, in Gran Bretagna, stava per imbarcarsi su un volo l'11 luglio scorso:
quando egli ha visto due donne velate imbarcarsi su un volo dell'Air Canada con destinazione Heatrow senza che venisse loro chiesto di rimuovere il velo. Infatti, in un video postato da Flynn su Internet, si vede che un uomo che viaggia con il gruppo si occupa di mostrare tutti i passaporti e che è così il solo a interagire con il personale della compagnia aerea, mentre le due donne velate si limitano a passare i controlli di sicurezza.
A differenza di me, Flynn ha reagito a questa situazione irritante: "Mi sono lamentato al banco accettazione, e poi ancora in aereo, chiedendo se il pilota fosse contento di avere a bordo due donne non identificate. I due membri del personale con cui ho parlato erano agitati e chiaramente imbarazzati".
In una dichiarazione pubblica, Air Canada ha asserito che"i passeggeri della compagnia aerea hanno già subito più controlli di sicurezza prima di arrivare al cancello d'imbarco. Un ultimo controllo viene effettuato al cancello che precede l'imbarco per confermare l'accesso dei passeggeri al volo". Questa, naturalmente, è una cosa incomprensibile. Ma a rendere la storia ancora più interessante, Air Canada ha minacciato di intentare causa a Flynn per il suo video.
Un giorno dopo, il Sun ha fatto seguito all'episodio con un reportage dall'Aeroporto di Pearson:
Un vecchio impiegato di una compagnia aerea che lavora nell'aeroporto più trafficato del Canada ha detto che sono poche le donne musulmane che indossano il velo ad essere costrette a mostrare il proprio viso prima di imbarcarsi sui voli. Quest'uomo che lavora da molto tempo a contatto con il pubblico all'Aeroporto Internazionale di Pearson-Toronto ha asserito che non vengono date delle precise istruzioni ai dipendenti della compagnia aerea sul modo di trattare i diversi tipi di questioni delicate come questa (…) impiegati che lavorano per diverse compagnie aeree a Toronto, Montreal e Ottawa dicono che i controlli spesso vengono effettuati alla bell'e meglio sui bagagli a mano e che perfino alle donne che rifiutano di mostrare il proprio viso è permesso di salire a bordo.
Dall'alto della sua esperienza, l'impiegato dell'aeroporto di Pearson afferma che vi sono parecchi fattori che conducono a ciò che egli considera un rischio per la sicurezza: la mancanza di istruzioni da parte della direzione delle compagnie aeree, i timori in merito al politicamente corretto e spesso una condotta aggressiva da parte di uomini che viaggiano in compagnia di donne velate. "In generale, accade che la donna resta indietro ed è l'uomo a mostrare i documenti. Egli è molto aggressivo e non lascia ai dipendenti della compagnia aerea la possibilità di discutere (…) Pertanto, perché mai un semplice impiegato che è pagato 12-15 dollari l'ora deve assumersi questo compito?"
Il ministro dei Trasporti John Baird ha rilasciato una dichiarazione nella quale prometteva di esaminare fondo la faccenda. "Se quanto riferito è vero, la situazione è assai preoccupante e pone una grave minaccia alla sicurezza dei viaggiatori aerei. Se la nostra attuale politica di sicurezza in questo settore si rivela insufficiente, il nostro governo prenderà le misure necessarie per tutelare la sicurezza e l'incolumità dei viaggiatori". Oggi Baird ha rilasciato una dichiarazione ancor più incisiva:
"Sono il ministro dei Trasporti e la mia identità viene verificata ogni volta", ha detto Baird all'emittente radiofonica di Ottawa CFRA. "Ho un collega al ministero al quale è stato negato l'imbarco su un aereo perché ha dimenticato a casa la carta d'identità (…) Prima verificheremo i fatti e poi prenderemo tutte le misure necessarie per assicurarci che le norme in vigore siano state seguite, e alla lettera".
Quanto al predisporre delle stanze speciali in cui le donne musulmane possano togliersi i veli, lontano dagli altri passeggeri, Baird ha bocciato l'idea reputandola non fattibile. "Non ho alcuna intenzione di allestire delle stanze speciali ad ogni cancello d'imbarco per convalidare l'identità di qualcuno", ha detto Baird. "Questo è il Canada, noi siamo una società aperta, una società dove uomini e donne vengono trattati allo stesso modo".
Egli ha altresì asserito che chiunque, velato o meno, protesti chiassosamente contro le procedure di sicurezza di un aeroporto e si rifiuti di sottoporsi a un controllo dell'identità, dovrebbe essere arrestato. "Se qualcuno intimidisce e minaccia i dipendenti aeroportuali che procedono ai controlli di sicurezza, noi non lo tollereremo in Canada. Chiediamo che la gente ottemperi alle norme di sicurezza al 100 per cento e non al 99 per cento".
Commenti:
1) È difficile dire qualcosa di originale su questa situazione assurda. Ovviamente, chi indossa il niqab non deve avere un libero accesso a bordo degli aerei. Se qualcuno vuole qualche decina di motivi sul perché, basta andare alla pagina del mio blog su "Niqabs and Burqas as Security Threats".
Il pastore capo della Chiesa Riformata di Cristo ad Anaheim, in California, sottoposto a una perquisizione in Canada. |
a quanto pare, i pastori americani sono considerati come un rischio alla sicurezza da parte delle autorità canadesi! Qui sto subendo una perquisizione davanti a un gruppo di miei colleghi pastori e di partecipanti al sinodo, tutti sul mio stesso volo (si veda la foto). Scommetto che gli addetti alla sicurezza cercassero dei sigari cubani: i beni di contrabbando che si pensa di poter trovare addosso a un pastore riformato.
3) È interessante vedere l'impatto che può avere un singolo video di qualità scadente. La prossima volta non devo farmi sfuggire l'occasione.
Aggiornamento del 4 agosto 2010: Ho ricevuto una copia di Airport Pre-board Passenger Screening Course: Participant Manual, pubblicato da Transport Canada e da un'agenzia governativa canadese, e datato luglio 2002. Di particolare interesse è la parte titolata "Passeggeri che trasportano/indossano oggetti di delicata importanza culturale o religiosa,", pp. 5-18:
Una perquisizione dei passeggeri che trasportano o indossano oggetti di delicata importanza culturale o religiosa deve essere effettuata con buon senso e cortesia. Se possibile, sottoponete i passeggeri a un controllo che preveda l'uso di un metal detector portatile; la sensibilità dello strumento dovrebbe permettervi di scoprire ogni metallo che potrebbe celarsi dentro o sotto un dato oggetto. Parliamo qui di oggetti come un Sikh's Kirpan [ il Kirpan è uno dei cinque articoli di fede che indossano i Sikh (N.d.T.)] (per i dettagli si veda l'Avviso di Sicurezza n.38), i kit spirituali indiani (per i dettagli si veda l'Avviso di Sicurezza n.9) e i filatteri/tefillin indossati dagli uomini ebrei che abbiano superato il tredicesimo anno di età. Un filatterio è una piccola scatola quadrata contenente delle strisce di pergamena o cartapecora sulle quali sono scritti dei versetti della Bibbia. Vengono fissate sul braccio e sulla fronte durante le preghiere del mattino.
Se ciò non basta, chiedete al passeggero di aiutarvi nella vostra perquisizione, ossia chiedetegli di aprire l'oggetto per un esame più approfondito. Nel caso di un pacco o di una scatola prendete in considerazione la possibilità di utilizzare il metal detector portatile se il contenitore non è di metallo. Se lo fosse, spiegate la situazione al passeggero per vedere se lui o lei vi permetterà di passare l'oggetto ai raggi X, dal momento che questo potrebbe essere l'ultimo espediente prima di dire: "Niente perquisizione, niente volo".
Commenti:
1) Presumo che nuove versioni del manuale siano uscite negli ultimi otto anni, pertanto questo testo dovrebbe essere visto come un'indicazione della procedura corrente e non come una guida dettagliata.
2) L'accento qui posto sui filatteri e i tefillin è doppiamente curioso, visto che nessuno dei due contiene metallo e che sarebbe inconcepibile indossarli durante un controllo di sicurezza in un aeroporto.
3) Ancora più curiosa è la menzione di articoli religiosi Sikh, appartenenti alla spiritualità dei Nativi americani ed ebraici, ma non si dice nulla a proposito dei turbanti, dei kufi, degli hijab, dei jihalb, dei niqab e dei burqa islamici.
4) Ma la cosa più strane di tutte è l'accento posto unicamente sulla ricerca degli oggetti citati e l'assenza, in questo o in qualsiasi altro manuale, di istruzioni riguardanti l'identificazione delle persone coperte dai niqab e dai burqa. È come se l'intera questione degli individui velati non esistesse affatto.