Nessuno Stato al mondo oggi fronteggia una serie di minacce simili a quelle che si trova a dover affrontare Israele – in realtà, probabilmente nessun Paese lo ha mai fatto nel corso della storia. Prendiamo in esame la loro varietà:
- Armi di distruzione di massa: Iran, Siria;
- Attacchi militari convenzionali: Egitto;
- Terrorismo: Hezbollah, Fatah, Hamas, Jihad islamica palestinese;
- Blocchi e boicottaggi economici: Lega araba;
- Attacchi demografici: pretese palestinesi di un "diritto al ritorno";
- Demolizioni Ideologiche: "il sionismo è razzismo".
Ma non è solamente la varietà degli attacchi, è altresì l'intensità, come pure la creatività. Israele viene attaccato per violazioni reali e immaginarie, mai pensate prima. Qui di seguito l'ultima, che desta una reale attenzione, come riferito dalla Committee for Accuracy in Middle East Reporting in America (CAMERA):
L'Economist, con Al Jazeera immediatamente dietro, ha scoperto un nuovo colpevole israeliano: il semaforo. Ciò si aggiunge alle gomme da masticare afrodisiache, alle caramelle velenose, ai super-ratti, alle spogliarelliste assassine nel presunto arsenale di armi usate da Israele per vessare gli arabi. Secondo un articolo apparso il 6 marzo 2010, nel principale magazine britannico, i semafori di Gerusalemme "fanno scattare il verde per breve istanti solo per le macchine provenienti dai quartieri palestinesi, mentre per le vetture provenienti dagli insediamenti ebraici il verde dura minuti".
A suo merito, la CAMERA ha intrapreso un dettagliato progetto di ricerca sui presunti semafori razzisti.
Un'indagine sul campo avviata dalla CAMERA rivela che le affermazioni di Economist e Al Jazeera sono paradossalmente false: esempi più recenti di come perfino le più banali fonti d'irritazione della vita quotidiana vengono manipolate per demonizzare lo Stato ebraico. In realtà, la discrepanza esistente fra i tempi di lampeggiamento del rosso e del verde dipende, come in tutte le città del mondo, dalla dimensione della strada e dal flusso del traffico, riguardando allo stesso modo le autovetture dei quartieri arabi ed ebraici.
Per confutare le asserzioni l'indagine poi entra in dettagli penosi, ma necessari. Un brano riguardo un incrocio sulla statale 60 a Gerusalemme:
Le autovetture arrivano all'incrocio da un lato dal quartiere ebraico di Mea She'arim (Moshe Sacks St.) e dall'altro lato dal quartiere a predominanza araba di Sheikh Jarrah (Van Paassen St.). Gli autoveicoli provenienti da ambo i lati si imbattono in una luce verde di 15 secondi e luce rossa che dura un minuto e 23 secondi.
Questo articolo documenterà altri singolari attacchi contro Israele.