Negli ultimi giorni, la questione delle donne musulmane che indossano il velo è diventata oggetto di un acceso dibattito in Gran Bretagna, con il premier Tony Blair che definisce il velo "un segno di separazione". National Review Online ha chiesto a un gruppo di esperti – come Bill Bennett, Mona Charen, Phyllis Chesler, Andrew McCarty, Emanuele Ottolenghi e Daniel Pipes – di intervenire esprimendo la loro opinione in merito alla seguente domanda: "Il nikab dovrebbe essere vietato? È possibile farlo?" Per leggere le risposte degli altri autori si consulti la pagina web http://article.nationalreview.com/print/?q=NDNkNjE0ODBkMDNiYjk4OGIyNjJhYTk4MzdlNjJmZTg
Il nikab, che lascia scoperti solo gli occhi di una donna è secondo solo al burka ( che copre l'intero capo, inclusi gli occhi) nella classifica del velo integrale indossato dalle donne musulmane. Negli ultimi anni, entrambi questi indumenti sono stati oggetto di discussioni nei paesi europei; ad esempio, nella cosiddetta "guerra del burka", io elenco alcuni modi per sanzionare o rendere illegale il burka. Il nikab si è trovato al centro di accese polemiche in Gran Bretagna, grazie a quanto asserito nelle ultime settimane dal laburista Jack Straw. La questione è già stata dibattuta negli Stati Uniti, come nel caso di Sultanaa Freeman che desiderava farsi scattare la foto della patente di guida, indossando il nikab oppure nel caso di Ginnnah Muhammad che venne espulsa dall'aula in cui si celebrava un processo perché non volle togliersi il nikab.
A mio avviso, il nikab o il burka recano un grosso danno ai rapporti uomo/donna e tra musulmani e coloro che non lo sono, ma in quelle aree prevale il diritto alla libertà d'espressione del cittadino americano. Tuttavia, per ragioni di sicurezza, penso che andrebbero banditi entrambi gli indumenti
dal momento che non si riescono a vedere bene in viso le persone che camminano per strada, che sono al volante di una macchina o che accedono a luoghi pubblici.