Già nel 1977, il Time asseriva che l'Olp "è probabilmente l'organizzazione terroristico-rivoluzionaria più ricca e meglio finanziata della storia" – e questo molto prima che avesse luogo il suo reale accumulo finanziario. Oggi si può lasciar cadere il "probabilmente" e dire che l'Olp accumula ricchezze.
L'entità della ricchezza dell'Olp attira molta attenzione e sono state fatte parecchie stime sul complesso dei beni dell'Organizzazione. Forbes ha fatto la valutazione più bassa dei beni dell'Olp, che ammontano a 1 miliardo di dollari (…) Neil C. Livingstone e David Halevy, autori di Inside the PLO, reputano che il patrimonio del 1989 oscilli tra gli 8 e i 14 miliardi di dollari. Altri vanno oltre le mere cifre ed entrano nel regno dell'iperbole. Walid Jumblatt, a capo della milizia drusa, [nel 1986] ha dichiarato che Arafat "possiede abbastanza denaro da poter acquistare mezzo Libano, per non dire tutto."
In risposta a queste congetture, l'Olp non ha fiatato sul suo patrimonio. Ma nel 1987 ha reso pubblico un bilancio, che ha fissato a 197milioni di dollari. Tuttavia, come i bilanci sovietici degli ultimi decenni, questa cifra dovrebbe essere considerata come parziale, a rappresentare la parte ufficiale del reddito. La parte non-ufficiale, diversamente conosciuta come Fondo segreto del Presidente, o Fondo di Fatah, potrebbe essere ben più ingente. Abu Musa, un tempo alleato di Arafat, lo ha confermato, asserendo nel 1983: "L'Arabia Saudita gli dà decine, anzi centinaia di milioni per corrompere e non per sviluppare la rivoluzione. Ciò non appare nei libri. È una somma molto più ingente dei contributi ufficiali."
Tali somme provengono da molteplici fonti (…)
1) Gli Stati arabi e il blocco sovietico hanno offerto all'Olp uno straordinario sostegno. (…)
2) I palestinesi che vivono nei Paesi arabi sono tenuti a pagare un'imposta sul reddito all'Olp che varia tra il tre e il sei per cento dei loro salari. (…)
3) L'Olp ha organizzato in Libano tra il 1970 e il 1982 uno stato autonomo dentro lo Stato [e] ha intrapreso un gran numero di attività commerciali. (…)
4) Diverse attività illegali costituiscono la maggior risorsa dei fondi, inclusi il traffico di droga, i racket dei protettori, le rapine, l'addestramento di terroristi stranieri e i dirottamenti di aerei. (…)
5) I singoli sostenitori, quasi tutti palestinesi, apportano dei contributi, (…)
6) Interessi e dividendi di miliardi di dollari in beni.
Il Fondo nazionale palestinese, talvolta chiamato ministero delle Finanze dell'Olp, gestisce il suo capitale sfruttando le competenze e le reti dei palestinesi, utilizzando dei sistemi informatici all'avanguardia. Gli investimenti vengono fatti in tutto il mondo, ma in particolar modo in Occidente. Gli investimenti in Occidente hanno sempre dei prestanome (…) Vengono anche create delle riserve auree.
La maggior parte degli investimenti sono delle attività apolitiche, ma non tutte. I progetti "amicizia" includono industrie e aziende agricole in luoghi come la Siria, la Guinea, le Maldive e la Polonia. I fondi vengono prestati all'occorrenza agli alleati in difficoltà, come i 12milioni di dollari dati alla Nicaragua nel 1981 e i 100milioni di dollari all'Iraq nel 1986.
E infine, qualche parola sul patrimonio dell'Olp negli Stati Uniti. L'unico conto bancario ufficiale dell'Olp in questo Paese è quello presso la succursale della Chemical Bank presso le Nazioni Unite, che presumibilmente è utilizzato per pagare gli stipendi del personale.
Temendo i diritti di pegno e altri problemi legali, l'Olp ha trovato il modo di non essere ufficialmente in possesso di beni. Atallah Atallah, l'ex-capo intelligence dell'Olp, ha fatto notare che Arafat utilizza delle "tecniche tipiche della mafia concepite per non lasciare nessuna traccia" e questa osservazione si applica sicuramente alle operazioni commerciali fatte dall'Olp negli Usa. Per fare un esempio saliente, l'edificio situato al 115 East sulla 65a strada a Manhattan, che ospita la missione di osservatori dell'Olp alle Nazioni Unite, non è formalmente di proprietà dell'Olp, ma di Zehdi Terzi, il suo osservatore.
Altri possedimenti sono ancor meglio nascosti. Il più importante di essi è di gran lunga la Banca araba, con circa 14miliardi di dollari di risorse finanziarie, (che è) di proprietà dell'Olp e gestisce i conti di esercizio dell'Organizzazione.