Il Council on American-Islamic Relations o CAIR, il principale gruppo islamista dell'America del Nord, si definisce una "organizzazione per i diritti civili", così facendo esso mantiene alti livelli di decoro e moralità. Ma come io stesso posso attestare, esso non riesce benché minimamente a fare ciò. Sette anni di campagna diffamatoria contro di me annoverano: malversazioni, travisamenti, citazioni errate, diffamazioni e inesattezze, il che ha indotto di recente un autore a paragonare la sua propaganda a quella della Germania nazista.
Prendiamo in considerazione diversi episodi di questa campagna diffamatoria:
DanielPipes.com. Il 15 dicembre 2000, in concomitanza con l'apertura del mio sito web www.DanielPipes.org, John Michael Jannery registrò il dominio www.DanielPipes.com. Jannery era tanto un membro del CAIR quanto un dipendente della InfoComCorporation di Richardson, in Texas (un'azienda successivamente chiusa dal governo americano e i cui proprietari furono riconosciuti colpevoli di transazioni illegali con Hamas, la Libia e la Siria). Poco dopo, il suo sito web "com", interferendo in modo illecito con le informazioni presenti sul pc dell'utente, re-indirizzava i visitatori a una pagina web del sito del CAIR che mi diffamava. Dopo le mie minacce di adire le vie legali, Jannery non riuscì ad aprire il sito www.DanielPipes.com ed io venni a conoscenza dell'accaduto all'inizio del 2002.
Un articolo pubblicato da Cybercast News Service. Una giornalista praticante di CNSNews.com partecipò a una conferenza da me tenuta il 24 luglio 2003, presso la sede della Young Anerican Foundation di Washington. In un articolo pubblicato il giorno dopo, la donna storpiò le mie parole, attribuendomi termini mai utilizzati "Islam militaristico", "Palestina"), opinioni da me non condivise (che i mediorientali sono riluttanti a "seguire il sentiero cristiano") e raccomandazioni politiche che ricuso fermamente ("Si dovrebbe dire allo Stato di Israele di integrare [i profughi palestinesi] e dar loro la cittadinanza").
E quel che è peggio, la donna asserì che "Pipes ha aggiunto di non reputare che gli islamici siano divisi in due gruppi: i terroristi radicali e quelli che non lo sono". In effetti, ho detto di non ritenere che gli islamisti si dividono in due gruppi, ma che li reputo tutti impregnati di spirito totalitario. Utilizzando questo fallace articolo, il numero 390 della "action alert" del CAIR, in data 27 luglio, strombazzava il titolo "Daniel Pipes paragona gli ‘islamici' ai nazisti".
Feci notare ai direttori di CNSNews.com gli errori commessi dalla loro giornalista. Essi ascoltarono il nastro con la registrazione del discorso da me tenuto alla conferenza, ammisero gli errori della donna e ritrattarono l'articolo, togliendolo dal sito e inviando al CAIR lettere per posta elettronica e cartacea, onde informarlo di quanto accaduto. Ma il CAIR rifiutò di accettare la ritrattazione e fino ad oggi la diffamazione di cui sono stato oggetto campeggia sul suo sito web.
Appoggio sciita. Il 20 agosto 2003, un gruppo che si definiva "Musulmani d'America della tradizione sciita" mi inviò una lettera che caldeggiava la nomina a me attribuita dal Presidente Bush nel consiglio direttivo dell'US Institute of Peace (USIP), che postai prontamente. Orchestrando l'accusa contro la mia nomina, il CAIR esercitò delle pressioni sui firmatari affinché ritirassero il loro appoggio, e qualcuno lo fece. Poi, il CAIR mi accusò nel numero datato 15 settembre del suo "American Muslim News Briefs", di aver "travisato" il loro appoggio.
Di tutta risposta, gli sciiti favorevoli alla mia nomina diffusero una seconda dichiarazione che illustrava i metodi del CAIR: "Il 20 agosto 2003, un gruppo di organizzazioni sciite appoggiarono Pipes. Ma il 13 settembre 2003, alcuni membri di questo gruppo hanno ritirato l'appoggio dato, asserendo di non essere a conoscenza di ciò. Inoltre, essi hanno affermato che Pipes aveva frainteso la questione, facendo figurare i loro nomi nella lista dei firmatari. Ma le cose non stavano così. Egli ha agito in buona fede in base alla dichiarazione che gli era stata fornita. Ci rammarichiamo di questa azione da loro commessa". In poche parole, gli sciiti accusarono il CAIR del travisamento, e non me.
La lettera di Edward Kennedy. In una lettera indirizzata al Boston Herald in data 29 agosto 2003, il senatore Edward Kennedy spiegava i motivi della sua opposizione alla mia nomina all'USIP. Egli provvide altresì a tessere le mie lodi, scrivendo che "Pipes è uno studioso serio, e lo appoggerei per un altro posto". Nel diffondere questa epistola (American Muslim News Briefs, 30 agosto 2003), il CAIR ristampò la lettera di Kennedy omettendo la suddetta frase.
Ibrahim Hooper del Council on American-Islamic Relations è da anni impegnato in una campagna. |
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La campagna elettorale di Giuliani. Come mostrato da PipeLineNews.org nel suo articolo "Il CAIR prosegue la sua campagna di raggiri contro Daniel Pipes", quando nell'agosto 2007 uscì la notizia della mia partecipazione alla campagna presidenziale di Rudy Giuliani, il CAIR pubblicò un pezzo di attacco titolato "Il picchiatore dei musulmani si unisce alla campagna di Giuliani", travisando per la terza volta le mie parole. Ad esempio, alla fine del 2002, il CAIR mi attribuì testuali parole pronunciate all'American Jewish Committee:
Dal punto di vista ebraico sono profondamente preoccupato del fatto che la presenza, il maggior prestigio e l'accresciuto benessere nonché l'emancipazione dei musulmani americani (…) costituiranno dei reali pericoli per gli ebrei americani.
Ah, ma come per la lettera di Kennedy, si faccia attenzione a quelle subdole omissioni. Qui di seguito la citazione completa:
Dal punto di vista ebraico sono profondamente preoccupato che la presenza, il maggior prestigio e l'accresciuto benessere nonché l'emancipazione dei musulmani americani, visto che essi sono in gran parte guidati da una leadership islamista, costituiranno dei reali pericoli per gli ebrei americani.
"Visto che essi sono in gran parte guidati da una leadership islamista": vale a dire sono preoccupato per i musulmani americani poiché sono guidati dal CAIR e da altri gruppi dotati di un'agenda estremista. Misteriosamente, quella frase è stata omessa. Il mio discorso assume un significato diverso con l'utilizzo di quella frase.
Come osservato da PipeLineNews.org, "ancora una volta il CAIR si è rivelato essere composto da simulatori, che prendono parte a uno schema consolidato di mezze verità e travisamenti che non inorgoglirebbero i propagandisti del Terzo Reich".