Tariq Ramadan mi accusa di mentire, un'accusa che prendo in seria considerazione. Ma come spesso avviene con islamisti e altri totalitaristi, ad essere accusato è lo stesso accusatore.
Tariq Ramadan era presente tra il pubblico al dibattito cui partecipai a Londra lo scorso 20 gennaio insieme a Ken Livingstone, sindaco di Londra, e mi sentì chiedere agli occidentali di contribuire all'edificazione di un Islam moderato. In quella occasione, suggerii (come si può leggere nella trascrizione del mio discorso "Islam radicale contro civiltà") che sarà possibile favorire la comparsa di un Islam moderato
non attraverso il multiculturalismo inclusivo a tutti i costi da lei proposto, ma rimanendo fermi nelle proprie convinzioni con l'aiuto dei nostri alleati civilizzati nel mondo, specie con le voci progressiste del Regno dell'Arabia Saudita, i dissidenti iraniani e i riformisti afgani.
Propongo anche di rimanere insieme alle loro controparti in Occidente, con individui come (…) Magdi Allam, un egiziano che è diventato un autorevole giornalista in Italia; Naser Khader, un parlamentare danese; Salim Mansur, docente e autore in Canada, e Irfan Al-Alawi, qui in Gran Bretagna.
Nel corso di una tavola rotonda che si tenne quello stesso giorno alla fine del dibattito, dal titolo "Esiste una minaccia islamica?", e a cui io non partecipai, ma ne venni informato da due persone in merito ai contenuti, e di cui scrisse un articolo Carol Gould, Tariq Ramadan mi attaccò per la mia menzione di Magdi Allam. Mozammel Haque, in seguito confermò ciò in un articolo titolato "Professor Tariq Ramadan on Islamic Threat" e pubblicato il 9 febbraio su The Muslim Weekly, una pubblicazione islamista. Qui di seguito il brano rilevante, con inclusi i suoi refusi originali:
Il prof. Daniel Pipes ha parlato di musulmani moderati e tra l'altro stamattina ha menzionato nel corso del dibattito un copto egiziano, come esempio di musulmano moderato. Il professor Ramadan ha detto che "ha sbagliato a menzionarlo. Egli ha mentito. Tra l'altro, Allam è un copto. È un cristiano egiziano. Ma ha un nome arabo."
Da notare i seguenti due punti: 1) Ramadan non ha asserito che ho sbagliato nel dire che Allam è un musulmano, ma che io "ho mentito". Egli pertanto lascia intendere che io sapessi che Allam è cristiano, ma che fallacemente l'ho definito un musulmano. Parole forti, da parte di Ramadan. 2) Strane parole, in realtà, visto che non ho detto che Allam è un musulmano, né nel brano sopra riportato né in qualsiasi altro passo del discorso di Londra, semmai l'ho definito come uno dei parecchi "alleati civilizzati". Ramadan mi ha infilato immotivatamente dentro un'oscura questione sull'appartenenza religiosa di Allam.
E lo stesso Magdi Allam, autorevole figura del quotidiano italiano Corriere della Sera, che ne dice della sua fede religiosa? (Ringrazio Lorenzo Vidino per il contributo dato con le seguenti informazioni.) Allam ha pubblicato nel 2005 un'autobiografia dal titolo Vincere la paura. La mia vita contro il terrorismo islamico e l'incoscienza dell'Occidente, in cui egli si sofferma a lungo (pp. 18-52) sulla sua infanzia in Egitto, dove è nato da genitori musulmani e da essi allevato da musulmano. Alcuni brani del volume lo attestano:
"L'islam che ho vissuto, l'islam in cui sono nato e cresciuto...", p. 27.
"Mia madre, che è sempre stata una musulmana praticante…", p. 32.
"I miei genitori erano entrambi musulmani, credevano nello stesso Dio e condividevano il medesimo sistema di valori e culturale…", p. 37.
Allam ammette di aver vagliato la possibilità di convertirsi al cristianesimo, per adattarsi meglio una volta trasferito in Italia, ma non lo ha mai fatto. Egli non ha alcun legame con i copti. Il risvolto di copertina del volume Vincere la paura, sintetizza così l'auto-presentazione di Allam: "Magdi Allam racconta se stesso, musulmano laico nato e cresciuto nell'Egitto di Nasser".
E allora da dove ha origine la calunnia di Ramadan in merito al fatto che Allam sia copto? Probabilmente, ciò avviene a causa dei pessimi rapporti che intercorrono tra i due uomini, entrambi europei di origine egiziana. Ad esempio, l'autobiografia di Allam include una "Lettere aperta a Tariq Ramadan" che dipinge quest'ultimo come un estremista, e al diniego di Allam di apparire insieme a Ramadan, il PEN American Center rifiutò di conferire un premio al secondo.
Ramadan ha alleati in questa sua affermazione, come l'Unione delle Comunità ed Organizzazioni Islamiche in Italia, e uno di essi, Miguel Martinez, è un polemista che ha preso parte a una lunga campagna volta a calunniare e a screditare Magdi Allam.
Nel migliore dei casi, assegnare ad Allam il ruolo di copto smorza la sua autorevole voce anti-islamista. Tutt'al più, identificarlo come un apostata dell'Islam mette a repentaglio la sua vita. Non è un segreto che Allam non muove un passo senza le sue guardie del corpo assegnategli dallo stato e che lo seguono giorno e notte senza perderlo di vista. Ramadan, a sua permanente vergogna, è complice in questa opera di danneggiamento di un coraggioso e creativo pensatore musulmano.
Ricapitolando: Magdi Allam è nato musulmano, cresciuto come un musulmano e oggi si considera musulmano. Ma Ramadan ritiene che sia un cristiano. Ho esortato a prendere le parti di Allam. Ramadan sostiene che io "ho mentito".
Caro lettore, chi pensi sia il bugiardo?
Un accenno: questa non è la prima distorsione in pubblico della verità da parte di Ramadan. Gli altri due casi includono:
- le sue giustificazioni delle uccisioni degli israeliani, fingendo di non averlo fatto, ma colto in fallo da una registrazione audio delle sue parole e
- una doppia asserzione che ci fossi io dietro la sua mancata ammissione nel territorio americano, per poi negare di averlo mai detto.