National Review Online ha posto la seguente domanda "Cosa dovrebbero pensare gli americani dello sventato complotto terroristico di Londra?"
Mi ritornano in mente alcune riflessioni. 1) Lo sventato complotto terroristico di ieri e la conseguente frenesia dei media hanno offerto il perfetto antidoto a un pericoloso compiacimento da post-11 settembre da cui a suo tempo misi in guardia poiché esso non riguarda le vittime ma l'ampia attenzione rivolta. Inoltre, ciò ha indotto il presidente Bush ad apportare delle innovazioni parlando di "guerra con i fascisti islamici".
2) Gli aerei costituiscono un obiettivo obsoleto poiché i controlli dei passeggeri si adattano prontamente alle minacce. Non appena i terroristi mettono a punto nuove tecniche (taglierini, bombe nelle scarpe, componenti liquidi) la sicurezza subisce immediatamente una battuta d'arresto. (Non si può pertanto non chiedersi per quale motivo le forze dell'ordine restano immutabilmente indietro rispetto ai criminali.) Al contrario, treni, metropolitane e autobus come mostrato dagli attacchi di Madrid, Londra e Bombay offrono ai terroristi maggiori opportunità, visto che l'accesso a questi mezzi non può essere affatto rigorosamente monitorato come avviene per gli aerei.
3) Complotti terroristici del genere (un altro esempio è rappresentato dall'arresto del giugno scorso a Toronto, in Canada, di 17 sospetti terroristi) sono inefficienti e vengono più facilmente scoperti rispetto ai complotti terroristici su piccola scala che riguardano una o due persone. I Beltway Snipers (i cecchini del mondo politico statunitense), che nell'ottobre 2002 seminarono il terrore nella zona di Washington, D.C., offrono un primo controesempio.
4) Una nota personale. Essendo io uno che sfrutta le ore di volo per scrivere, mi preoccupa il fatto che il temporaneo divieto di portare in cabina con bagaglio a mano il materiale elettronico diventi permanente, inducendomi così a rivedere il mio intero programma di viaggio.