Pubblicato in Conspiracy Theories in American History: An Encyclopedia, a cura di Peter Knight
Santa Barbara, Calif.: ABC-Clio, 2003
Vol. 2, pp. 547-550
Secondo la teoria della "Sorpresa di ottobre", nell'ottobre 1980, Ronald Reagan cospirò con la Repubblica islamica dell'Iran per sconfiggere Jimmy Carter alle elezioni presidenziali statunitensi del 4 novembre. L'accordo (tra l'Ayatollah Khomeini e Reagan, N.d.T.) prevedeva che il governo di Khomeini sarebbe stato ricompensato con la fornitura di armi in cambio del fatto che non liberasse gli ostaggi americani sequestrati nell'ambasciata statunitense a Teheran fino a dopo le elezioni presidenziali, danneggiando così la candidatura di Carter. Questa teoria del complotto è persistita per più di un decennio, dal 1980 al 1993, per poi scomparire.
L'autore dell'idea è Lyndon LaRouche, uno dei più prolifici, originali e bizzarri teorici americani della cospirazione. Subito dopo le elezioni del 1980, la rivista LaRouche (Executive Intelligence Review, 2 December 1980) espose per la prima volta la teoria cospirazionista, e un'altra la reiterò tre anni dopo (New Solidarity, 2 September 1983). L'idea, tuttavia, suscitò poco interesse fino a quando lo scandalo Iran-Contra della fine del 1986 sembrò soddisfare i termini del presunto accordo. L'ex presidente dell'Iran, Abol Hassan Bani Sadr, tentò di avanzare questa teoria in un articolo del 12 aprile 1987 apparso sul Miami Herald. Quando negli Stati Uniti i commentatori (in particolare Christopher Hitchens, scrivendo su The Nation, 4-11 July 1987) iniziarono ad appoggiare l'idea, Bani Sadr si sentì incoraggiato a fornire un maggior numero di dichiarazioni sempre più dettagliate (New York Times, 3 August 1987; Miami Herald, 9 August 1987; e un'intervista dell'agosto 1987 [Cockburn, 192-193; 281]).
Un gruppetto di teorici della cospirazione statunitensi (Barbara Honegger, Martin Kilian, David Marks, Robert Parry, Jurgen Roth e Craig Unger) iniziarono a fare delle ricerche sulle affermazioni di Bani Sadr e si imbatterono in una serie di sostenitori, truffatori e criminali di vari Paesi. Nel cast figuravano israeliani (Ari Ben-Menashe, Ahran Moshell e Will Northrop), francesi (Robert Benes e Nicholas Ignatiew), iraniani (Jamshid Hashemi, Ahmed Heidari, Houshang Lavi, Hamid Naqashan), americani (Richard Babayan, Richard Brenneke, William Herrmann, Oswald LeWinter, Heinrich Rupp e Gunther Russbacher) e persino un sudafricano (Dirk Stoffberg). Non solo confermarono la storia e aggiunsero le proprie rielaborazioni, ma i ricercatori influenzarono incautamente le loro fonti informandole delle dichiarazioni altrui e incoraggiandole a fare affermazioni pretenziose.
Un anno dopo, Bani Sadr tornò sull'argomento e riscontrò che i contorni di un complotto da lui delineati erano dettagliati nei minimi particolari e fu particolarmente colpito dalle accuse mosse da Brenneke nel 1988, durante un processo a Denver, e che ai suoi occhi costituivano una conferma ufficiale del complotto. Incoraggiato da queste nuove informazioni, l'ex presidente iraniano ipotizzò dunque una cospirazione ben più ampia e duratura tra Reagan e Khomeini (Playboy, September 1988; e le interviste concesse a Jean-Charles Deniau, nel settembre e nell'ottobre 1988, che costituirono la base di un libro da loro scritto a quattro mani [Deniau e Sadr, 48; 57]).
La pagina di opinione del New York Times del 15 aprile 1991. |
La "Sorpresa di ottobre" acquisì immediatamente un'importanza nazionale. I principali programmi televisivi dedicarono ore all'argomento, i settimanali ne fecero la loro storia di copertina e Jimmy Carter chiese un'indagine formale. Un sondaggio del gennaio 1992 rilevò che il 55 per cento degli americani credeva a queste affermazioni e solo il 34 per cento le riteneva false (Goertzel, 733). Come parte dei suoi preparativi per candidarsi alla presidenza, H. Ross Perot inviò i suoi collaboratori a parlare con Gunther Russbacher nella sua cella di prigione del Missouri. Nel febbraio 1992, la Camera dei Rappresentanti votò a favore di un'indagine su queste accuse e il Senato la seguì subito dopo.
Lo stesso Sick approfondì il suo editoriale in un libro di 278 pagine, October Surprise: America's Hostages in Iran and the Election of Ronald Reagan. In questo libro, Sick ha definito le elezioni del 1980 "un colpo di Stato politico segreto". Per dare alla sua storia il sapore dell'autenticità, così essenziale per una teoria del complotto, ha dedicato grande cura alla descrizione di eventi che, come si è scoperto, non hanno mai avuto luogo. Così, parlando di un fantomatico incontro tenutosi a Madrid il 27 luglio 1980, ad esempio, ha aggiunto questo piccolo tocco: "La conversazione è stata interrotta due volte, quando sono arrivati i camerieri dell'albergo per servire il caffè" (Sick, 83).
Vista la grande attenzione riservata alla teoria della "Sorpresa di ottobre", si rese necessario sottoporla a un esame approfondito, serio ed esaustivo. Diverse inchieste giornalistiche avviarono il processo, in particolare quelle di Frank Snepp, "Brenneke Exposed", Village Voice, 10 September 1991; John Barry, "Making of a Myth", Newsweek, 11 November 1991; Steve Emerson e Jesse Furman, "The Conspiracy That Wasn't", New Republic, 18 November 1991; e Frank Snepp, "October Surmise", Village Voice, 25 February 1992.
Due inchieste del Congresso confermarono poi queste conclusioni. Il Senato affermò che "sotto ogni punto di vista, le prove raccolte finora sono ben lungi dal sostenere l'accusa che sia stato raggiunto un accordo tra i funzionari della campagna di Reagan e l'Iran per ritardare il rilascio degli ostaggi" (Committee on Foreign Relations 1992, 115). Il rapporto della Camera è andato anche oltre, dichiarando che "non è mai stato raggiunto alcun accordo sulla Sorpresa di ottobre". Ha rinvenuto "prove credibili del tutto insufficienti" che ci sia stato un collegamento tra la campagna di Reagan e il governo iraniano e non ha rinvenuto "alcuna prova credibile" di un tentativo da parte della campagna di ritardare il rilascio degli ostaggi. Il report ha inoltre espresso la preoccupazione che "alcuni testimoni possano aver giurato il falso durante la testimonianza giurata" (Committee of the Whole House on the State of the Union 53; 7-8; 239).
Considerato che una volta che sono nate le teorie del complotto sono longeve, curiosamente non è stato così per questa teoria. Per una volta, la ricerca ha screditato con successo una teoria cospirazionista. Emblematico di ciò è stato il fatto che Oliver Stone abbia deciso di non fare un film su questo argomento. Ma un fedele teorico della cospirazione che si rispetti rimane della propria idea e Sick ha continuato a sostenere la tesi della "Sorpresa di ottobre", scrivendo (New York Times, 24 January 1993) che il rapporto della Camera "non mette (...) a tacere" le sue affermazioni in merito all'esistenza di legami tra la campagna di Reagan e gli iraniani, e che "lascia aperta la possibilità" di un'ingerenza repubblicana nei negoziati di politica estera dell'amministrazione Carter.
L'episodio della "Sorpresa di ottobre" suscita molto interesse come caso di studio della teoria del complotto. In particolare, spiccano due aspetti: innanzitutto, il fatto che Gary Sick da solo l'abbia trasformata da una storia presa sul serio soltanto dall'estrema Sinistra in una vicenda pubblica credibile e, in secondo luogo, la chiarezza con cui è stata confermata la tendenza dei complottisti ad accusare gli altri del loro operato. Su quest'ultimo punto occorre ripetutamente rilevare che mentre le accuse di collusione e di comportamento illecito mosse dai teorici della cospirazione erano infondate, essi stessi hanno tenuto un tale comportamento. Qualche esempio:
Hanno affermato che Casey e Bush fingevano di essere negli Stati Uniti quando invece si trovavano a Parigi e Madrid. Richard Brenneke, probabilmente la principale fonte di informazioni per la tesi della "Sorpresa di ottobre" ha dichiarato di essere a Parigi e a Madrid. ma i movimenti della carta di credito hanno dimostrato che si trovava a Portland, nell'Oregon.
Hanno accusato i funzionari della campagna di Reagan di complottare per salvarsi, quando invece i teorici della cospirazione stavano facendo proprio questo. Almeno sette di loro (Robert Benes, Richard Brenneke, Ahmed Heidari, Nicholas Ignatiew, Oswald LeWinter, Hamid Naqashan e Will Northrop) furono coinvolti in un'operazione sotto copertura del 1986 e la "Sorpresa di ottobre" offrì un modo per riabilitare la loro reputazione.
Sick, un ex funzionario dell'amministrazione Carter, accusò la campagna di Reagan di aver raggiunto segretamente un accordo sulle armi con gli iraniani. In effetti, come lo stesso Sick aveva rivelato nel 1985, Jimmy Carter promosse un simile accordo.
Sick ha accusato altri di nascondere informazioni, ma questo è esattamente quello che ha fatto, tacendo sulle centinaia di migliaia di dollari che ha ricevuto da Oliver Stone per i diritti cinematografici sulla storia della "Sorpresa di ottobre".
Sick ha accusato i funzionari del governo degli Stati Uniti di mentire, ma lui stesso non è stato del tutto onesto. Ha scritto nel suo articolo sul New York Times di aver sentito voci su un accordo tra Reagan e Khomeini durante la campagna elettorale del 1988, ma poi "si è rifiutato di crederci". Non è così: il 30 ottobre 1988, al culmine della campagna elettorale del 1988, disse a The Rocky Mountain News, "All'inizio l'avevo escluso, ma ora non più. Sulla base di quanto ho sentito, credo che a Parigi abbiano avuto luogo alcuni incontri".
Riferimenti
- Cockburn, Leslie. 1987, Out of Control. New York: The Atlantic Monthly Press.
- Deniau, Jean-Charles, and Bani Sadr. 1989. Le Complot des ayatollahs. Paris: Editions la Découverte.
- Goertzel, Ted. 1994. "Belief in Conspiracy Theories." Political Psychology 15.
- Sick, Gary. 1991. October Surprise: America's Hostages in Iran and the Election of Ronald Reagan. New York: Times Books.
- U.S. House. 1993. Committee of the Whole House on the Steven Emerson, "No October Surprise", American Journalism Review (March 1993)
- State of the Union. Joint Report of the Task Force to Investigate Certain Allegations Concerning the Holding of American Hostages by Iran in 1980. Washington, DC: U.S. Government Printing Office.
- U.S. Senate. 1992. Committee on Foreign Relations. The "October Surprise" Allegations and the Circumstances Surrounding the Release of the American Hostages Held in Iran. Washington, DC: U.S. Government Printing Office.