Intervistato da Ralf Ostner.
Global Review: Secondo lei, le attuali proteste di massa rovesceranno la Repubblica islamica dell'Iran?
Daniel Pipes: No, non credo. Sebbene queste proteste siano ampie e durature, probabilmente mancano della leadership necessaria per rovesciare la Repubblica islamica.
Una protesta nel centro di Teheran, in Iran, il 21 settembre 2022. |
GR: Come giudica il sostegno americano e quello europeo al movimento di protesta iraniano?
DP: Lo ritengo insufficiente. I governi occidentali avrebbero dovuto contribuire a formare una leadership, punire Teheran per aver attaccato i curdi e porre fine alla farsa dei negoziati nucleari.
GR: Il regime iraniano, sentendosi in pericolo, potrebbe attaccare un altro Paese, forse l'Arabia Saudita o Israele?
DP: Sì, un Götterdämmerung, un "crepuscolo degli dei", come quello da lei delineato è del tutto possibile.
Un quotidiano iraniano ha minacciato Israele (anche in ebraico) con un attacco ipersonico che richiede solo 400 secondi per raggiungere il suo obiettivo. |
DP: Le autorità iraniane mentono abitualmente (ad esempio sull'invio di droni in Russia), pertanto, anche se questa volta potrebbero aver detto la verità, l'audacia di questa affermazione mi rende riluttante a crederci. Ovvero, la distanza tra Iran e Israele è di circa 1.800 km, quindi il missile dovrebbe viaggiare a 4,5 km al secondo = 16.200 km/h, che è superiore a tredici volte la velocità del suono (Mach 13): il record di velocità mai registrato nell'atmosfera è stato stabilito dall'X-43 della NASA che viaggiava a 9,6 volte la velocità del suono (Mach 9,6).
GR: Qual è il probabile effetto delle proteste di massa iraniane negli Stati vassalli dell'Iran come l'Iraq, la Siria, il Libano e lo Yemen?
DP: Finora l'effetto è stato minimo. Ma se le proteste scuoteranno la Repubblica islamica le cose potrebbero cambiare rapidamente.
GR : Dopo le elezioni di medio termine, l'amministrazione Biden cambierà la sua politica in Medio Oriente?
DP : La politica mediorientale ha avuto un ruolo esiguo nelle elezioni, inoltre i Democratici sono per lo più soddisfatti dei risultati ottenuti. Insieme, questo si traduce in uno scarso incentivo per un cambiamento significativo.
GR : L'amministrazione ripristinerà il Piano d'Azione Congiunto Globale (JCPOA), vale a dire l'accordo con l'Iran?
DP : Non molto tempo fa mi aspettavo la firma dell'accordo, ora ne sono meno sicuro. L'amministrazione emette fragori negativi sul JCPOA, ma un osservatore esterno non può dire se questi sono sinceri o se si tratta di un espediente negoziale.
GR : Indichi cinque effetti importanti della guerra in Ucraina per il Medio Oriente.
DP : La perdita di fertilizzanti e di prodotti alimentari, l'inflazione, gratifiche ai Paesi produttori di petrolio e gas, lo sconcerto tra i clienti degli armamenti russi e un asse Mosca-Teheran molto rafforzato.
GR : Per quanto tempo rimarrà al potere il nuovo governo israeliano?
DP: I governi israeliani raramente riescono a portare a termine l'intero mandato quadriennale, ma mi aspetto che questo governo superi la metà del mandato.
Il 13 novembre 2022, il presidente israeliano Isaac Herzog ha incaricato il leader del Likud Benjamin Netanyahu di formare un nuovo governo. |
GR : Quali importanti differenze politiche si aspetta dal governo guidato da Netanyahu?
DP : Andrà incontro agli haredim sulle questioni a cui tengono (finanziamenti, conversione, servizio militare) e abbandonerà lo sforzo di coinvolgere i musulmani israeliani nel processo politico.
GR : Come giudica l'accordo sulla definizione dei confini marittimi tra Israele e Libano?
DP : È stata l'azione più debole del governo anti-Netanyahu al potere negli ultimi 18 mesi, un tentativo quasi disperato di mostrare un successo diplomatico prima delle elezioni del 1° novembre.
GR : Come cambieranno le relazioni di Israele con gli Stati Uniti e l'Unione Europea?
DP : Se i ministri del Partito Nazionale Religioso dovessero rompere con le politiche di vecchia data, i legami con gli alleati potrebbero logorarsi.
GR : Benjamin Netanyahu in precedenza aveva fatto in modo di avere buoni rapporti con Vladimir Putin; può continuare a farlo, ora che la Russia fa affidamento sui droni iraniani per attaccare l'Ucraina?
DP : Israele ha meno bisogno di rabbonire Putin in Siria, dato che l'Ucraina è diventata la sua priorità assoluta, ma questo continua a destare preoccupazione. Inoltre, deve ancora procedere con cautela a causa della numerosa comunità ebraica che vive in Russia (stimata in 165 mila persone). E ancora, le pressioni internazionali su Israele affinché fornisca difese aeree all'Ucraina continuano a intensificarsi perché soltanto Israele può offrire alcune difese contro i droni iraniani e altri attacchi aerei. Tutto sommato, sembra probabile che le relazioni israeliane con la Russia peggiorino di gran lunga.
GR : Israele e Turchia hanno migliorato le relazioni diplomatiche: si tratta di una svolta importante o di una manovra tattica del presidente turco Recep Tayyip Erdoğan?
DP : È pura strategia, che riflette le esigenze di Erdoğan in un momento di debolezza. La sua ostilità nei confronti di Israele rimane fermamente in essere, alimentata da una visione islamista del mondo.