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Jean-Jacques Rousseau e Karl Marx si distinguono per essere due dei pensatori più influenti dell'Europa moderna e la Abu-Mounes, autrice di questo studio ben documentato su una grave crisi nelle relazioni fra musulmani e cristiani, esemplifica perfettamente la loro influenza.
Rousseau fu il precursore del Romanticismo e soprattutto elaborò il mito del buon selvaggio, della purezza della vita prima dell'interferenza e della contaminazione da parte della civiltà. Questa leggenda in seguito si trasformò nell'idea che il mondo fosse un posto bello e pacifico fino all'arrivo dei cristiani europei. Le morbide visioni odierne di al-Andalus e dei Nativi americani si rifanno a questa prospettiva. Nel prendere in esame la Siria prima dell'arrivo degli europei, la Abu-Mounes adotta la stessa erronea visione trasognata scrivendo: "Fino ad allora, le comunità ebraiche, cristiane e musulmane che si erano stabilite a Damasco erano solite rispettare vicendevolmente le convinzioni e i modi di vivere. Anche se c'erano sporadici scoppi di tensioni e sospetti tra di loro, in genere, le comunità vivevano insieme pacificamente".
Marx sviluppò la teoria del materialismo storico che attribuisce quasi tutte le azioni umane a motivi economici. La religione e l'ideologia si limitano a mascherare quella forza trainante suprema. La Abu-Mounes riflette bene anche questa prospettiva: "Forse è facile spiegare la rivolta di Damasco del 1860 come frutto del fanatismo religioso, poiché gli aggressori erano principalmente musulmani e le vittime cristiane. Tuttavia, uno studio critico su come agirono i rivoltosi e sulla natura selettiva della loro scelta delle vittime giustifica una riconsiderazione dei fattori di fondo che portarono agli scontri [confessionali]. (...) Gli interessi economici piuttosto che il fanatismo religioso furono la causa principale della rivolta del 1860. (...) Questo libro ritiene che quegli scontri furono un'esplosione di violenza innescata da tensioni e da conflitti soggiacenti nella società, come la competizione per le risorse limitate, per le opportunità d'istruzione, per le prospettive di lavoro e per il potere politico tra le comunità religiose".
Pertanto, occorre accostarsi alla lettura di Muslim-Christian Relations in Damascus amid the 1860 Riot (Le relazioni fra musulmani e cristiani a Damasco durante gli scontri del 1860) per avere informazioni specifiche su quell'importante crisi, ma bisogna diffidare del tentativo dell'autrice di nascondere il suo contesto problematico e la sua natura religiosa.