Poiché nel corso degli ultimi anni le relazioni tra gli Stati Uniti e la Turchia sono peggiorate, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha cercato di migliorare i rapporti con la Russia (e in misura minore) con la Cina. Con l'abbattimento del caccia russo Su-24, Erdogan sembra averci ripensato. Come mai?
L'aggressività di Erdogan è riuscita a fargli conquistare un potere quasi assoluto in Turchia, pertanto, egli presuppone che gli stessi metodi funzioneranno sulla scena internazionale. Ma non è così. Sebbene Erdogan abbia riportato alcuni importanti successi in politica estera fino al 2011 circa, successivamente egli ha peggiorato le relazioni non solo con quasi ogni Stato limitrofo alla Turchia ma anche con le grandi potenze e perfino con l'amministrazione della repubblica turca di Cipro Nord. Abbattere l'aereo russo si colloca in questo contesto di costante belligeranza.
Pensa che la Turchia trarrà vantaggi dall'abbattimento dell'aereo che compensa la perdita della Russia?
No. Non ci saranno benefici. Vedo solo svantaggi. Questo episodio segna un'importante cambio di rotta del governo turco.
Era davvero necessario che le forze turche abbattessero questo caccia russo?
Non era assolutamente necessario. Lo spazio aereo nazionale turco è stato violato per soli 17 secondi e non si è trattata di un'offesa mortale tra due stati in pace. Inoltre, le violazioni degli spazi aerei avvengono regolarmente; ad esempio, Christos Kollias, un economista greco, nel 2014 ha contato 6 infrazioni al giorno da parte degli aerei militari turchi – e i greci non hanno mai sparato contro di essi.
Forse è rilevante il fatto che nel giugno 2012 le forze siriane abbatterono un aereo turco sostenendo che aveva violato lo spazio aereo siriano e nel marzo 2014 le forze turche abbatterono un aereo siriano. Quest'ultimo episodio è stato in parte motivato da un ulteriore desiderio di vendicare quanto accaduto nel 2012.
Le sanzioni economiche che la Russia intende applicare alla Turchia sono realistiche?
Sono molto realistiche. Il presidente russo Vladimir Putin ha mostrato nella crisi ucraina che è disposto ad accettare sacrifici economici per raggiungere scopi più grandi. Considerando che la Turchia è uno dei maggiori partner commerciali di Mosca e viceversa, va rilevato che Putin può di certo complicare la vita a Ankara, soprattutto in un momento in cui la crescita dell'economia turca è rallentata.
Questo episodio danneggerà le relazioni russe con l'Occidente?
Ne dubito, perché la Russia è ampiamente considerata come la vittima in questo incidente. Infatti, gli alleati Nato della Turchia sono preoccupati che, per la prima volta dal 1952, un membro dell'Alleanza atlantica abbia abbattuto un aereo russo – e senza una giusta causa. Essi ritengono che ciò sia stato pericoloso e un atto irresponsabile; e tra gli altri problemi, esso impedisce una cooperazione con la Russia nei cieli siriani. Erdogan ha fatto sì che la Turchia diventasse un problema per la Nato.
Come valuta le relazioni turco-americane dopo questo incidente?
L'abbattimento dell'aereo aggiunge nuove tensioni tra i due governi, in cima ad altre causate ad esempio dall'atteggiamento di Ankara verso la libertà di stampa, la guerra civile in Siria e l'immigrazione clandestina di massa verso l'Europa.
Quale ritiene siano le conseguenze a lungo termine di questo incidente?
Il temperamento del leader russo e di quello turco, indica che nessuno dei due giungerà a un compromesso né indietreggerà, il che implica che questo scontro avrà durevoli ripercussioni. Per il governo turco, è un altro passo importante verso i problemi economici e il suo isolamento apparentemente felice.