Nell'ottobre 2003, avevamo parlato della visita alla Florida Atlantic University da parte di Mustafa Abu Sway, un docente palestinese "noto per essere un attivista" di Hamas, un gruppo presente nella lista di organizzazioni terroristiche, redatta dal governo americano. Abbiamo altresì scoperto che il suo stipendio viene pagato dai contribuenti americani, attraverso il programma di scambi universitari Fulbright.
Il nostro piccolo scoop si è imbattuto in apatia e incredulità. Lo stesso Abu Sway, in un'intervista rilasciata al Palm Beach Post, ha denunciato il nostro articolo definendolo "una caccia alle streghe".
La Florida Atlantic University ha ignorato le nostre rivelazioni: "Non procederemo con nessuna querela", ha rivelato il presidente dell'università al Post, un giornale che ha pubblicato quattro reazioni scettiche, incluso un editoriale che insisteva sul fatto che "non ci fosse alcuna prova certa" contro Abu Sway.
A dire il vero, è già una "prova" il fatto che il governo israeliano – e chi conosce meglio il terrorismo? – lo abbia definito "un noto attivista" di Hamas, ma a partire da ottobre abbiamo imparato che Abu Sway, secondo fonti israeliane, è stato anche:
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membro di comitato e si è occupato della raccolta di fondi per conto di due organizzazioni, presenti a Gerusalemme, collegate ad Hamas: l'Heritage Committee e la Foundation for the Development of Society. Nel febbraio 2003, il governo israeliano ha chiuso i battenti di entrambe queste organizzazioni.
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Ha lavorato per la Charity Coalition palestinese, di cui fanno parte organizzazioni come Al-Aqsa Foundation of South Africa e il francese Comité de Bienfaisance et de Secours aux Palestiniens. Entrambi sono conosciuti per essere degli enti che raccolgono fondi per conto di Hamas, i cui beni sono stati congelati dal governo americano.
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È collegato al movimento islamico dello sceicco Ra'ed Salah, con sede in Israele a Um al-Fahm. Nel maggio 2003, 14 membri di questo movimento sono stati arrestati con l'accusa di raccolta di fondi per conto di Hamas.
Se tutto ciò non viene considerata una prova del fatto che egli sia collegato ad Hamas, per noi non è così.
In una replica scritta, a noi indirizzata, Abu Sway smentisce ognuno dei suddetti punti, oltre che di essere membro della Foundation for the Development of Society e avere incontrato Ra'ed Salah.
Ma come bisogna considerare questa smentita? Come si fa generalmente in queste cose: vagliando la credibilità di una persona.
Secondo il Palm Beach Post, in questi giorni Abu Sway afferma: "Mi è cara la presenza ebraica" in Israele "e difendo la non-violenza". Ma in passato, prima di essere sottoposto a minuzioso esame, parlava in modo del tutto differente:
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Nel 2002, a un incontro tra diverse fedi religiose, tenutosi in Israele, riporta il Christianity Today: "percepibili le lamentele da parte degli ebrei presenti tra il pubblico, visto che egli si augurava che lo Stato di Israele ‘sparisse'".
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Jerusalem Jewish Voice, riferendosi al medesimo incontro, ha riportato che Abu Sway desiderava "la fine dello Stato di Israele".
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In uno studio del 2003, pubblicato dall'U.S. Institute of Peace, viene riportata la seguente dichiarazione di Abu Sway: "Immaginare una sovranità condivisa o una duplice, non è fedele alla tradizione islamica" e in modo specifico egli chiede che uno Stato islamico della Palestina rimpiazzi Israele.
La contraddizione qui denota un abile mutamento di messaggi che si adeguano ai bisogni momentanei.
Un altro esempio. Nel 2002, rivolgendosi a un pubblico americano ad ABC News, Abu Sway spiegò come il termine arabo jihad fosse "solo un meraviglioso concetto, radicato nel settore della spiritualità". Ma da coautore di un testo scolastico dell'Autorità Palestinese, disponibile su www.edume.org, egli chiariva agli alunni del settimo livello che la jihad è un obbligo militare che "diventa un dovere religioso individuale di ogni uomo e di ogni donna musulmani" – se il nemico conquisti parte delle loro terre". Il contribuente americano dovrebbe pagare una borsa di studio in seno al programma Fulbright per qualcuno che da fonte sicura è accusato di essere un sostenitore di un'organizzazione terroristica? La Florida Atlantic University dovrebbe continuare ad annoverarlo nel corpo docenti?
Questi studenti nutrono dei dubbi, a giudicare da un memorandum inviato nel dicembre 2003 dal professore associato del FAU, Lynn Appleton, in cui la docente lamentava la mancanza di interesse degli studenti verso il corso semestrale di Abu Sway su "Islam e Politica" ed esortava la facoltà a reclutare più studenti.
"Il numero degli iscritti è esiguo e stagnante", ha scritto la Appleton. "Potreste affiggere dei manifesti – molto rapidamente! Esiste una lista di indirizzi e-mail ai quali inviare delle informazioni? Fatemi sapere cosa siete in grado di fare". E conclude con una triste nota: "Odio vedere il corso cancellato". I suoi sforzi hanno avuto successo; il corso, prima compromesso, adesso vanta 21 studenti iscritti.
Il programma Fulbright e la Florida Atlantic University possono pertanto congratularsi con loro stessi per aver promosso l'indottrinamento islamico militante, grazie a un uomo collegato al terrorismo.
Il presidente del FAU, Frank Brogan, può essere contattato all'indirizzo e-mail skane@fau.edu. Il presidente del programma Fulbright, Steven J. Uhlfelder, ex membro del consiglio di amministrazione che sovrintende il FAU, all'indirizzo e-mail steve@sulaw.net.