Il volo 587 dell'American Airlines (AA) si schiantò poco dopo il decollo dall'Aeroporto internazionale J. F. K. Kennedy di New York, il 12 novembre 2001, facendo 265 vittime. Sopraggiunto, due mesi dopo gli attentati dell'11 settembre, questo disastro sollevò lo spettro di un nuovo attacco terroristico, ma gli inquirenti scartarono rapidamente la tesi di un atto criminale. "Non abbiamo alcuna prova che dimostri che si sia trattato di qualcosa di diverso da un incidente", afferma Ted Lopatkiewicz, il portavoce dell'U.S. National Transportation Safety Board. "Non c'è nessuna traccia (…) di un atto criminale. Sembra, almeno sulla base delle prove che abbiamo a disposizione, che lo stabilizzatore verticale si sia staccato in volo, e che non sia successo niente di particolare nella cabina".
Vista l'abitudine del governo americano a non voler parlare espressamente di atti terroristici – e vista soprattutto la sua vergognosa riluttanza a farlo, nel caso del volo 990 dell'EgyptAir, preferendo ignorare la verità per non urtare la sensibilità degli egiziani – ho sempre avuto dei dubbi sulla natura accidentale dello schianto del volo 587 dell'American Airlines. Quando al Qaeda, nel maggio 2004, rivendicò su un sito web la responsabilità dell'accaduto, io vi prestai poca attenzione, perché chiunque può rivendicare qualsiasi cosa su Internet.
Ma ora, nuovi elementi sembrano indicare che lo schianto del volo 587 dell'AA non sia stato un incidente ma un'operazione terroristica lanciata da al Qaeda. Questa informazione ha una storia complessa:
- È menzionata in un rapporto top secret dei servizi d'intelligence canadesi, del maggio 2002, e reso pubblico il 27 agosto 2004 da Stewart Bell nel quotidiano canadese National Post.
- La sua fonte è Mohammed Mansour Jabarah, un ventiduenne di St. Catharines, nell'Ontario, la cui "attendibilità è un'incognita".
- Jabarah riferisce a sua volta ciò che aveva sentito dire da Abu Abdelrahman (un membro saudita di al Qaeda che lavorava per Khalid Sheikh Mohammed, KSM, uno degli operativi di alto rango dell'organizzazione). Le informazioni fornite da KSM si sono per lo più rivelate attendibili.
Così, l'informazione che segue non è proprio indiscutibile ma è una pista reale.
Ecco di cosa si tratta. Abu Abdelrahman raccontò a Jabarah che il CSIS gli aveva detto che
la sciagura aerea del 12 novembre 2001 (ossia lo schianto del volo 587 dell'AA) a Queens, New York, non è stata un incidente come riportato dalla stampa ma che in realtà si era trattata di un'operazione di AL QAIDA. Abu Abdelrahman informò Jabarah che Farouk il tunisino aveva compiuto una missione suicida su quell'aereo utilizzando un dispositivo esplosivo nascosto all'interno di una scarpa del tipo usato da Richard Reid (cittadino britannico noto come "il terrorista delle scarpe", N.d.T.). (…) "Farouk il tunisino" fu identificato sulla base delle foto pubblicate dalla stampa come identico a Abderraouf Jdey, un cittadino canadese residente a Montreal".
Jabarah ha affermato che Jdey utilizzò il suo passaporto canadese per imbarcarsi sul volo 587 ma Jdey sembrava essere un maestro delle false identità (ad esempio Abd Al-Rauf Bin Al-Habib Bin Yousef Al-Jiddi, Abderraouf Dey, A. Raouf Jdey, Abdal Ra'Of Bin Muhammed Bin Yousef Al-Jadi, Farouq Al-Tunisi, Abderraouf Ben Habib Jeday), in modo che nessuno sapeva con quale nome poteva aver viaggiato quel giorno. Jdey, 39anni, era emigrato dalla Tunisia al Canada nel 1991, diventando cittadino nel 1995. Poco tempo dopo, egli se la svignò in Afghanistan dove seguì un addestramento con qualcuno degli attentatori dell'11 settembre e dove girò un video sul "martirio" che più tardi fu scoperto dalle forze di coalizione in Afghanistan. Jdey non si unì alla missione dell'11 settembre ma fece parte di una seconda ondata di attacchi suicidi. Rimane a piede libero, ma contro di lui è stata diramata una segnalazione internazionale. L'Fbi ha diffuso "un avviso di ricerca" a suo carico "in relazione a possibili minacce terroristiche negli Stati Uniti". Ovviamente, se egli si trovava a bordo del volo 587 della AA, ci sono poche possibilità di ritrovarlo.
Commenti:
1. Le autorità dovrebbero esaminare attentamente i video della sicurezza realizzati quel giorno all'aeroporto J. F. Kennedy al fine di stabilire se Jdey fosse o meno sul volo 587 dell'American Airlines.
2. La tragedia del volo 587 dell'AA ha preceduto di oltre un mese il fallito attentato di Richard Reid, pertanto le misure speciali di vigilanza adottate per le scarpe imbottite di esplosivo non erano state ancora adottate quando il volo 587 si schiantò. Il fatto che Reid abbia potuto trasportare dell'esplosivo a bordo di un aereo e che stava per riuscire nel suo intento indica che se Jdey fosse stato su quel volo e avesse cercato di perpetrare un attentato suicida con l'aiuto di scarpe imbottite di esplosivo ci sarebbe riuscito.
3. Se il volo 587 si schiantò in seguito a un atto di terrorismo, ciò significa che ci sarebbe stato almeno un altro importante successo terroristico in America dopo l'11 settembre.
4. Se si fosse trattato di terrorismo, dovremmo interrogarci sull'efficacia dello scopo degli atti di violenza che sono talmente oscuri da essere considerati degli incidenti. L'uccisione di 265 persone ha effetto solo se terrorizza; un incidente viene sminuito a una tragedia impersonale. Come in numerosi altri casi, gli obiettivi di questi atti di violenza restano un mistero.