In un resoconto dal ritmo rapido, sagace e leggibile, Henze uno dei migliori esperti americani di Turchia, esamina settantacinque anni di storia con particolare attenzione alle relazione con gli Stati Uniti. Se il suo libro ha un tema è che "sono i leader a fare la storia". L'autore è soprattutto corretto nei confronti dei turchi, una popolazione che sembra essere straordinariamente malleabile nelle mani di leader forti. Innanzitutto, Atatürk (il fondatore della Repubblica) ha da solo orientato verso l'Occidente una popolazione musulmana dalla mentalità molto ristretta; Henze dedica giustamente uno spazio importante a Turgut Özal, che è stato leader del paese dal 1981 al 1993 e che in qualche modo ha trasformato la stessa popolazione in imprenditori. Oppure, come asserisce un altro leader turco, l'ex premier Tansu Çiller, "Non c'è nazione più aperta al cambiamento di noi". Henze ravvisa un certo numero di similitudini tra Atatürk e (entrambi "ebbero la grinta e la volontà di trarre vantaggio da ciò che agli uomini meno coraggiosi sarebbero sembrate delle circostanze rovinose") e considera a buon diritto Özal il leader post-Atatürk che ha lasciato il segno più indelebile in Turchia.
Guardando nel suo insieme il passato della Turchia repubblicana, Henze ritiene che questo paese sia sotto molti aspetti "uno Stato moderno singolare". Questo perché la sua "evoluzione politica costruttiva combinata al suo successo nell'attuare delle riforme e nell'ammodernare la società e l'economia non ha eguali nel XX secolo". Egli sostiene che la dittatura imposta da Atatürk era un male necessario e che ciò conteneva in sé il germe della società più libera che la Turchia è divenuta.
La sua analisi delle relazioni iniziali fra Turchia e Stati Uniti presenta un grande interesse, e non solo perché, come Henze mostra, "quasi ogni tema importante nelle relazioni instaurate fra Turchia e Stati Uniti nel XX secolo ha un precedente in chiave minore, nel XIX secolo". Oltre a questo, la storia contiene molti elementi pittoreschi, compresi i missionari americani che hanno contribuito a formare gli ufficiali dell'esercito ottomano, l'esportazione del petrolio della Pennsylvania verso ciò che ora è diventata la Turchia, e i rapporti amichevoli intercorsi fra i leader greci e turchi alla fine degli anni Cinquanta.