La Mecca è un volume complementare allo studio scritto e pubblicato in precedenza da Peter nel 1994 intitolato L'Hajj - Il pellegrinaggio musulmano alla Mecca e ai luoghi santi (da me recensito nelle pagine del MEQ, nel numero Settembre 1994). Questo libro non solo concentra l'attenzione sull'esperienza del pellegrinaggio alla Mecca e fuori dalla Mecca ma si occupa anche della geografia e della storia di ciò che Peters chiama "la Terra Santa musulmana"e per essa egli intende "la Mecca e Medina e i loro dintorni spirituali". L'espressione una "storia letteraria" sottolinea il fatto che esistono poche prove materiali, oppure non ce ne sono affatto, dell'esistenza delle città sante dell'Islam prima del 1925, data limite di questo volume, obbligando il cercatore a fare quasi esclusivamente affidamento sulle fonti scritte.
Come nel volume precedente, Peters combina le sue conclusioni accademiche con i lunghi estratti dalle fonti primarie, sia musulmane sia occidentali. Piuttosto che imporre il proprio schema al materiale a disposizione, egli segue le sue bizzarrie passando dai primi secoli dell'Islam all'età delle grandi scoperte geografiche, dedicando solo qualche pagina ai secoli intermedi. Il risultato è un insolito mix ben riuscito di collage letterario e ricerca accademica. Tra gli argomenti che meritano, in particolar modo, di essere notati c'è il racconto della conquista della Mecca nel 930 da parte dei Karmati e il furto commesso da questi ultimi della Pietra nera; la storia di Thomas Keith, uno scozzese fatto prigioniero dalle forze ottomane che si convertì all'Islam e finì per diventare il governatore di Medina nel 1815; e infine ci sono le riflessioni britanniche della fine del XIX secolo sul reclutamento delle spie per tenere d'occhio eventuali attività sediziose durante le attività di pellegrinaggio alla Mecca.