Dovrebbe oramai essere di routine, ma sorprende ancora un po': un sottile CD, del peso di pochi grammi, che contiene otto anni e mezzo di articoli pubblicati quotidianamente nel Jerusalem Post. (Nelle informazioni che accompagnano il CD si legge che esso include i pezzi pubblicati fra il 1990 e il 1997; ma da un esame attento risulta che in realtà gli articoli partono dal 2 gennaio 1989.) Il risultato è una compilation estremamente utile di pezzi pubblicati dal quotidiano che non riguardano solamente Israele ma l'intero Medio Oriente, e molti dei quali si occupano di storia e di cultura ebraica.
Come altre opere pubblicate in formato CD-ROM, l'utilità risiede nel facile accesso a grandi quantità di informazioni; ma il fascino sta nella funzione di ricerca, che permette all'utente di inserire un numero illimitato di parole chiave e di trovare gli articoli che menzionano quelle parole. Mentre si cercherà di documentarsi su Maimonide, Moshe Arens, Muammar Gheddafi o su Baghdad, Berlino o Boston, si visualizzeranno centinaia di voci. I ricercatori che desiderano rinfrescare la famosa asserzione su George Bush che lo definiva "un tipo solitario" devono solo digitare quelle parole e saltano fuori sette riferimenti. Con altrettanta facilità, è possibile ottenere un attendibile resoconto quotidiano del processo di pace. Basta inserire i nomi delle firme famose del JP ed ecco che esse compaiono immediatamente. La ricerca non è mai stata facile; i livelli qualitativi dovrebbero di conseguenza aumentare.