Proseguendo la tradizione israeliana di studi sui palestinesi che sono accurati e del tutto apolitici, Shemesh ha scritto un testo approfondito sulla questione palestinese nella politica araba. Il libro inizia da quando la questione della Palestina è stata affrontata per la prima volta da Jamal 'Abd an-Nasir (Nasser) durante un incontro della Lega araba nel marzo 1959 e termina con il vertice di Rabat dei leader arabi, svoltosi nell'ottobre 1974, quando l'Olp fu riconosciuta come "unica e legittima rappresentante del popolo palestinese".
Il racconto ben dettagliato di Shemesh presta particolare attenzione al tema della diplomazia inter-araba, ogni altra cosa (la guerra dei Sei giorni, il ruolo degli Stati Uniti) è trattata in poche righe. Quest'approccio permette all'autore di fornire un'interpretazione semi-enciclopedica dell'argomento. Inoltre, l'ampio utilizzo di articoli pubblicati dai quotidiani arabi e di documenti (compresi quelli finiti in mano agli israeliani) rende la narrazione attendibile.
Se Shemesh si astiene dal trarre conclusioni, ciò che emerge dalle sue pagine è che il movimento nazionale palestinese, in generale, e l'Olp, in particolare, erano delle creature dei paesi arabi. E se entrambi nel corso di tre decenni hanno ovviamente acquisito un loro slancio, resta possibile, anzi probabile, che un giorno i paesi arabi decideranno di riprendersi ciò che un tempo hanno dato e, a quel punto, il conflitto arabo-israeliano perderà i tratti comuni degli ultimi anni.