Evanzz, un giornalista del Washington Post, ha spulciato i vasti archivi dell'Fbi e di altre forze dell'ordine e i risultati sono impressionanti. Egli appura un certo numero di fatti e fa delle importanti precisazioni: 1) Il fondatore della Nazione dell'Islam (NoI), W. D. Fard non era di origine libanese, come spesso si pensava che fosse. A dire il vero era indiano, proveniente da quello che ora è il Pakistan. Questo spiega perché abbia adottato un'identità "asiatica" per gli afro-americani: era il suo modo di trasporre la sua stessa identità etnica. 2) L'antisemitismo è diventato un tratto importante della NoI solo alla fine degli anni Cinquanta, quando essa è entrata in contatto con i musulmani del Medio Oriente. 3) Elijah Muhammad non designò W. Deen Mohammed come suo successore; ma nel 1975 Mohammed rivendicò per sé questa carica. 4) La rottura di Louis Farrakhan con W. Deen Mohammed e la nuova impronta data alla Nazione dell'Islam secondo le direttive di Elijah Muhammad furono in parte una conseguenza della decisione della Commissione Church (dal nome di Frank Church che la presiedeva, N.d.T.) del Senato Usa di rendere pubbliche le informazioni sugli informatori in seno alla NoI.
Evanzz si basa sui rapporti della polizia, forse anche troppo; la sua biografia potrebbe quasi essere sottotitolata "La vita di Elijah Muhammad com'è stata raccontata dall'Fbi". Egli fornisce delle informazioni riservate sulle discussioni intercorse tra il quartier generale dell'Fbi a Washington e la sede di Chicago ma non dice quasi nulla sulla teologia della NoI. Evanzz non tralascia i pettegolezzi di famiglia (la moglie di Muhammad si lamenta con la nuora) ma omette informazioni importanti sul patrimonio finanziario di Muhammad. Leggiamo che sua moglie accudiva il vecchio padre ma non c'è quasi nessun riferimento del viaggio molto importante da fatto da Muhammad in Medio Oriente. Inoltre, basarsi troppo sui rapporti della polizia rende la narrazione asettica, con i personaggi stereotipati, le storie che rimbalzano da un argomento all'altro e i fatti che a volte sommergono la trama.
Ciò induce altresì Evanzz a commettere degli errori, e qualcuno grosso. In seguito alle informazioni rinvenute in un rapporto dell'Fbi/Cia, egli fece sbarcare negli Stati Uniti il primo missionario musulmano nel 1910, dieci anni prima del suo reale arrivo. Evanzz attribuisce a questo missionario, nel 1912, la conversione di Timothy Drew, l'afro-americano che fondò una religione che avrebbe portato alla creazione della Nazione dell'Islam, un avvenimento che non ebbe luogo. L'autore mostra poco interesse per i numerosi modi in cui la NoI si differenzia dalla versione ordinaria dell'Islam e talvolta insinua in modo inesatto che sono la stessa cosa. Questo lo induce a qualche dichiarazione maldestra e persino fallace come un riferimento a un ex membro della NoI che aderì alla versione ordinaria dell'Islam come "ex musulmano". Peggio ancora è una asserzione del genere: "I musulmani veneravano il Messaggero [ossia Elijah Muhammad] come un re-dio". Un capitolo ha un titolo in un gergo incomprensibile pseudo-islamico ("Kaaballah"). Friedrich Engels non era ebreo. Quando si tratta di Islam e di Medio Oriente, Evanzz commette degli errori da dilettante. Egli parla di Mustafa Kemal Atatürk come di un "presidente pascià" – e chiama Dwight D. Eisenhower "il generale presidente". Anwar al-Sadat non fu vicepresidente dell'Egitto fino a dieci anni dopo che fu designato da Evanzz a ricoprire quella carica.