Due istituzioni – il Jaffee Center for Strategic Studies e Anthony Cordesman – continuano a produrre tomi autorevoli sulle questioni militari del Medio Oriente. L'equilibrio militare del Medio Oriente è pubblicato ogni anno dal 1983 ed è la fonte più affidabile e dettagliata sulla composizione delle forze militari dal Marocco all'Iran. Inoltre, il volume contiene molti articoli di analisi; l'attuale testo dedica cinque articoli alla guerra in Kuwait e cinque a questioni come le implicazioni strategiche degli ebrei sovietici in Israele e alla stretta presa siriana sul Libano.
Dopo la tempesta offre una versione scritta da un autore del volume edito dal Jaffee Center for Strategic Studies, con gli svantaggi e le stranezze che ciò implica. Il lato negativo è che Dopo la tempesta è un guazzabuglio. Alcune frasi molto recenti (si riferiscono a metà del 1992); altre parlano dei sovietici al presente e forniscono riferimenti risalenti al 1986. Spunti importanti appaiono inaspettatamente in mezzo a un'accozzaglia di minuzie. Il lato positivo è che Cordesman, quando non si occupa dei dati, riesce ad analizzare l'intero Medio Oriente in maniera sinottica, discernendo le tendenze come nessun altro riesce a fare (ad esempio, c'è "poca correlazione tra il volume delle importazioni delle armi ad alta tecnologia e l'elevato numero di vittime"). Inoltre, mentre il Jaffee Center for Strategic Studies elenca puri e semplici numeri e cifre, Cordesman si occupa del contesto e traccia le tendenze.
In breve, i due libri si completano bene, se L'equilibrio militare del Medio Oriente è il film, Dopo la tempesta offre un fermo immagine molto dettagliato.