Perché Yasser Arafat prevarica sempre? Perché ha finalmente rinunciato all'illusione di sconfiggere Israele militarmente e ha riconosciuto la necessità di una soluzione politica? Secondo Mishal, la politica dei "sì e no" di Arafat, che consiste nel fare affidamento tanto "su un processo politico in cui lui non ha fiducia quanto su una lotta armata dall'esito sempre più incerto", ha senso. Considerando la politica israeliana verso l'Olp e le opinioni dei membri dell'Organizzazione per la liberazione della Palestina, qualsiasi cosa di più decisivo comporterebbe più pericoli che vantaggi. Arafat sa ciò che fa: la politica dei "sì e no" e la sua decisione di fare affidamento su terzi (come gli Stati Uniti) "può precludere la possibilità di una rapida soluzione del problema palestinese. Tuttavia, essa offre ai seguaci di Arafat la speranza che qualcosa può essere salvato e che non tutto andrà perso". Pertanto, possiamo aspettarci che l'Olp persegua quest'approccio per ancora molti anni.
Purtroppo, Mishal, autore di un precedente libro sui palestinesi in Giordania, tratta l'Olp come se fosse in un reparto d'isolamento politico. Egli ignora alcuni dei fattori salienti del suo processo decisionale: come ad esempio l'influenza dei suoi protettori, i governi arabi, e la venalità dei suoi leader. Di conseguenza, la sua analisi è irreale. In altre parole, questo studio intelligente e documentato abbonda di elementi di scienza politica e manca di realtà politica.