In realtà, questa non è tanto una recensione quanto invece una lamentela. Quello che sembra essere un nuovo libro sull'Arabia Saudita subito dopo la guerra del Kuwait si rivela essere – se si legge attentamente la prefazione – una ristampa dello studio di Abir pubblicato nel 1988 dalla Westview Press, dal titolo L'Arabia Saudita nell'era del petrolio: Regime e élite, conflitti e collaborazione (recensito in termini meno entusiastici nel numero di Orbis dell'estate 1988). Bisogna ammettere che Abir ha aggiunto una parte finale che ha a che fare con gli avvenimenti del 1990-1992, ma è lo stesso libro venduto in una nuova copertina, pratica che al sottoscritto in veste di recensore sembra sbagliata.
Ma occorre dire che è altresì una pratica in crescita. Solo un occhio attento noterà che il volume I turchi dell'Asia Centrale (Westport, Conn.: Praeger, 1993) è un'edizione aggiornata di quel vecchio e prezioso amico, Il turchismo e i sovietici (London: George Allen and Unwin, 1957). Anche in questo caso, il nuovo volume sembra essere uno studio inedito ma non lo è; e peggio ancora, gli sviluppi degli ultimi trentasei anni nel libro sono narrati in modo approssimativo e incoerente.
Il volume Gli Stati Uniti e il mondo arabo di William R. Polk ha fatto anche meglio degli altri libri sopra menzionati, avendo oramai utilizzato tre titoli. Il titolo originale è stato mantenuto per le prime edizioni del 1965, 1969 e del 1975. La quarta edizione è uscita come Il mondo arabo nel 1980 e la quinta è apparsa come Il mondo arabo di oggi nel 1991. Che cosa è successo in questo caso? Si torna alla vecchia formula di mantenere il titolo originale e si aggiunge la dicitura "edizione riveduta": ma in questo modo, nessuno se la sente di sborsare 59,50 dollari per un libro già presente sugli scaffali.