Lo studio eccellente e rivoluzionario di Mallat rivela la storia dell'evoluzione intellettuale più importante della nostra era nell'Islam sciita, ciò che lui chiama il Rinnovamento islamico (o, detto in modo più solenne, il Rinascimento islamico), che ha avuto luogo nella città di Najaf nel sud dell'Iraq, negli anni Sessanta e Settanta. Il rinnovamento si è concentrato su due settori della legge sacra islamica, il diritto costituzionale e le questioni economiche (diritto del lavoro, banche, etc.). In che modo, si sono chiesti i giuristi, da un punto di vista islamico si possono creare le istituzioni dello Stato e produrre e distribuire la ricchezza?
Muhammad Baqir as-Sadr (1935-1980) ha offerto delle risposte chiave a tali domande in una dozzina di suoi libri. Due di queste risposte spiccano. Secondo Mallat, la breve analisi di Sadr, Le fonti del potere nello Stato islamico, ha fornito "la struttura della legge fondamentale iraniana" dopo la rivoluzione islamica. In un voluminoso e ormai famoso studio, La nostra economia, Sadr ha quasi da solo sviluppato il concetto di economia islamica.
Tutto questo ha avuto delle conseguenze politiche dirette, perché le idee elaborate a Najaf sono state diffuse attraverso ciò che Mallat chiama "un'Internazionale sciita". Ruhollah Khomeini era presente a Najaf (anche se Mallat aggiunge che era solamente "uno dei tanti studiosi"), come pure Mohammad Hussein Fadlallah e Muhammad Mahdi Shams ad-Din (oggi, entrambi leader degli sciiti libanesi) e Muhammad Baqir al-Hakim (a capo del movimento di opposizione sciita iracheno).
In breve, la politica violenta e aggressiva che arriva da Teheran ha delle radici intellettuali più profonde – e quindi probabilmente una maggiore capacità di resistenza – di quelle che molti di noi vorrebbero vedere.