Hanf, un sociologo tedesco, ha scritto uno studio voluminoso e originale della guerra civile libanese. Immergendosi nelle questioni libanesi, l'autore ha pubblicato questo libro che finisce per rendere giustizia all'enigma e alla tragedia di quella guerra. Basandosi su delle risorse eccezionalmente ampie (tra cui i sondaggi). Hanf mette insieme tutti i pezzi e dà al lettore una migliore idea di questo conflitto rispetto anche ai numerosi resoconti di prima mano.
La tesi dell'opera appare nel suo sottotitolo: la dura prova della guerra ha forgiato i libanesi in un popolo. Il che tradotto nel linguaggio delle scienze sociali suona così: "I sondaggi hanno rivelato che la maggioranza dei libanesi hanno poche difficoltà a conciliare identità comunitaria e identità nazionale".
Guardando al futuro, Hanf apprezza profondamente l'ostinazione siriana a "riconoscere senza riserve l'ascendente siriano in un Libano ufficialmente indipendente", un obiettivo che Damasco riuscì a conseguire nel 1991-1992. Se la morte di Hafez al-Assad portasse a una lotta per il potere, l'autore si aspetta che i siriani potrebbero dover limitare il loro predominio attuale, ma "è improbabile che qualsiasi governo post-Assad abbandonerà la politica di Assad in Libano". In altri termini, l'autore consiglia ai libanesi di abituarsi a vivere sotto il controllo siriano. Che paradosso: la guerra che ha finito per fare dei libanesi una nazione ha posto fine anche alla loro indipendenza.