Benché sia un volume di poco peso, reso ancor più insignificante dal fatto che oltre un quarto del libro consta di appendici e contributi offerti da parte di altri, pubblicato da una casa editrice di provincia poco conosciuta, Nella fossa dei leoni è un documento importante di un movimento in espansione. Shea, direttore del Puebla Program, una divisione della Freedom House che si occupa di persecuzioni religiose, lancia un fervido appello ai cristiani d'America affinché reagiscano ai maltrattamenti dei loro innumerevoli correligionari all'estero. "I cristiani sono le principali vittime (…) delle persecuzioni religiose dappertutto nel mondo di oggi". Shea ritrae l'era presente come un'epoca particolarmente buia: "In questo secolo, sono morti più cristiani per il semplice fatto di essere cristiani che nei primi diciannove secoli successivi alla nascita di Cristo".
L'attenzione diretta dall'autore su due particolari avversari dei cristiani fa sì che questo volume abbia a che fare con il Medio Oriente: "La persecuzione anticristiana per mano del comunismo e dell'Islam militante, a causa della loro estensione globale e della virulenza, costituisce la più grande minaccia". La documentazione si concentra su undici Paesi, sei dei quali musulmani: la Nigeria, il Sudan, l'Egitto, l'Arabia Saudita, l'Uzbekistan e il Pakistan. Tra gli altri Paesi citati ci sono l'Algeria (per l'uccisione dei preti), Timor Est (invasa dall'Indonesia) e il Kuwait (dove un convertito è dovuto fuggire per salvarsi). Il testo opera più volte una distinzione fra "la fede islamica storicamente tollerante" e "una forma di Islam sempre più radicale e militante" che cerca di avere il dominio politico.
Divulgativo ed esplicitamente presentato per motivare i lettori a occuparsi di questa causa, il volume di Shea ha avuto un certo impatto negli ambienti cristiani. Quando un politico di spicco propone alla città di New York di non acquistare merci dalle imprese che fanno significativi affari nei Paesi dove i cristiani sono perseguitati, una nuova attitudine americana verso l'Islam fondamentalista potrebbe essere in fieri.