I molteplici fallimenti delle Nazioni Unite degli ultimi vent'anni non sono stati così lampanti e plateali come il modo in cui l'organizzazione si è occupata del conflitto arabo-israeliano. Israele è stato considerato uno Stato paria, e le risorse dell'Onu sono state galvanizzate per perseguitare e delegittimare lo Stato ebraico a favore dell'Organizzazione per la liberazione della Palestina.
Shoenberg, rappresentante delle Nazioni Unite per il B'nai B'rith dal 1968, fornisce un resoconto completo di questa saga infelice. In Mandato per il terrorismo, un libro voluminoso e pieno di fatti, egli esamina la strategia a lungo termine dell'Olp. L'autore mostra come l'organizzazione si sia gradualmente infiltrata nelle sedi politiche delle Nazioni Uniti, nel segretariato, negli organismi specializzati, nelle conferenze internazionali, nelle operazioni per il mantenimento della pace e negli enti per il reperimento e la gestione dei fondi. Shoenberg vaglia l'ascesa dell'Olp per diventare il principale movimento di liberazione nazionale negli Stati Uniti. Egli fornisce anche delle informazioni su avvenimenti specifici: la cronaca della visita di Yasser Arafat alle Nazioni Unite a New York nel novembre 1974 è particolarmente memorabile.
In breve, Shoenberg dice l'ultima parola sull'argomento. Ma per tutto il suo valore, Mandato per il terrorismo è una sfida da leggere. Da una parte, si tende a leggerlo troppo come un atto di accusa e non abbastanza come un'analisi obiettiva; anche quei lettori che condividono le opinioni dell'autore riterranno che la sua rabbia irrefrenabile sia un po' opprimente. Dall'altra, la mole di dettagli, a volte, sommerge la narrazione. Di conseguenza, solo i lettori più appassionati potrebbero leggere molte pagine alla volta.