Ecco qualcosa di nuovo: la propaganda iraniana, finanziata dalla Repubblica islamica, ideata a Teheran e pubblicata negli Stati Uniti, sotto gli auspici di una casa editrice accademica. Non sorprende affatto che i contributi iraniani facciano tutti eco al titolo della "Conferenza internazionale sull'aggressione e la difesa" nel corso della quale essi sono stati consegnati. Sorprende un po' di più che gli americani presenti al convegno si siano comportati come se fossero dei dipendenti del governo iraniano – oppure l'hanno fatto solo per la vertigine di trovarsi in Iran? Qualunque sia la ragione, i loro commenti hanno l'aria un po' idiota, quando li si legge fra le pagine di un libro.
Nel volume, Hamid Algar dell'Ucla [Università della California a Los Angeles, N.d.T.] ossequia la Repubblica islamica dell'Iran per il suo "fiero passato di resistenza all'aggressione" e James Bill del William and Mary College rende omaggio alla sua "performance tenace e coraggiosa". Richard Bulliet dell'Università della Columbia ha sicuramente deliziato gli ospiti raccontando loro che il governo Khomeini ha minacciato l'Occidente "non tanto per i suoi tratti peculiari ma a causa dell'intolleranza europea per ogni ideologia fondamentalmente differente". E adesso Teheran è la nuova destinazione preferita per i pellegrinaggi politici?
Come se la piaggeria non bastasse, si aggiunga altresì che questo volume è stato pubblicato molto in ritardo poiché la conferenza di Teheran si svolse nell'estate 1988. A peggiorare notevolmente le cose, è che gli atti del convegno non sono stati rivisti alla luce degli avvenimenti molto importanti che ne sono seguiti.