Povero Israele! Esso deve essere il solo Paese oltre agli Stati Uniti dove qualcuno dei cittadini più talentuosi dedica il lavoro di tutta una vita a criticare il proprio governo. Flappan, un militante della sinistra israeliana, ha compiuto un serio lavoro di ricerca sulle relazioni arabo-israeliane fra il 1948 e il 1952, ma il suo stridente programma politico trasforma il suo lavoro in una diatriba anti-Israele
Flappan cerca di confutare sette "miti": che i sionisti hanno accettato la spartizione delle Nazioni Unite e hanno fatto progetti per la pace; che gli arabi hanno rifiutato la spartizione e hanno fatto scoppiare la guerra; che i palestinesi se ne sono andati volontariamente, con l'intenzione di una riconquista; che tutti i Paesi arabi si sono uniti per espellere gli ebrei dalla Palestina; che l'invasione araba ha reso la guerra inevitabile; che Israele senza difesa ha fronteggiato la distruzione da parte del Golia arabo; e che Israele ha sempre cercato la pace ma nessun leader arabo ha risposto all'appello. Secondo Flappan, i Paesi arabi non hanno mai avuto intenzione di distruggere Israele ma hanno solamente tentato di bloccare il piano della Grande Siria del re 'Abdallah di Giordania; poiché i leader sionisti sembravano tollerare quel piano, gli arabi hanno attaccato il nascente Stato ebraico.
Quest'affermazione è in palese contraddizione con numerosi fatti. Ad esempio, Flappan asserisce che Londra considerava il piano della Grande Siria di re 'Abdallah "come il veicolo perfetto per i suoi interessi strategici". Ma Yehoshua Porath ha dimostrato in modo convincente esaminando i documenti degli archivi britannici (Alla ricerca dell'unità araba, 1986) che gli inglesi non sostennero il piano della Grande Siria. Questo smonta la tesi principale di Flappan che "le paure arabe delle ambizioni di 'Abdallah hanno eclissato le loro preoccupazioni a causa di uno Stato ebraico", perché i leader arabi non hanno alcun motivo di temere 'Abdallah da solo.