Il nome di Massignon dice poco agli anglofoni, ma questo studioso di Islam francese che visse dal 1883 al 1962 è stato forse il più influente islamologo occidentale di questo secolo. La sua considerevole influenza può essere ravvisata non solo nelle aule accademiche ma anche nella politica estera americana.
Massignon ha avuto una vita molto attiva per uno studioso, come mostra la Gude nella sua biografia ben scritta ed equilibrata dove si legge che lui ha scavato sotto un forte iracheno, che stava per essere ucciso su un vaporetto turco, che ha vissuto un'appassionata storia d'amore omosessuale, che ha combattuto nella Prima guerra mondiale e che nella Seconda si è rifiutato di restituire le chiavi della città di Bordeaux. Massignon ha vissuto una spettacolare conversione dal laicismo al cattolicesimo all'età di 24 anni, a 66 anni da sposato è stato ordinato sacerdote cattolico e a 75 anni ha subito un arresto per le sue attività politiche. È stato amico di personaggi come Martin Buber, Paul Claudel, Charles de Foucauld, T. E. Lawrence e François Mauriac.
Massignon ha trasmesso troppe idee eccentriche per fondate una scuola di pensiero o perché queste idee fossero accettate nella loro totalità, ma la sua profonda simpatia per l'Islam ha avuto un'immensa influenza sia fra gli specialisti suoi colleghi (e questo grazie ai suoi talenti eccezionali) sia più ampiamente fra l'élite intellettuale francese (grazie alla sua lunga storia di attivismo politico). Gli scritti di Massignon e ciò che lui ha organizzato non sono riusciti a ottenere nessuna vittoria pratica, ma la sua forte determinazione a trovare un terreno comune per i cristiani e i musulmani ha profondamente modellato il modo in cui più generazioni di occidentali colti hanno reagito a quella fede religiosa. L'attuale politica americana verso l'Islam reca una forte impronta del suo pensiero.