Come gran parte dei politologi che scrivono di storia, la Weinberg si accontenta delle fonti secondarie; così, la maggior parte dei suoi libri è poco più che un rimaneggiamento di altri studi. Questo è un peccato perché l'autrice ha studiato a fondo l'argomento e avrebbe potuto dare un contributo significativo. Le sue due principali conclusioni sono le seguenti: nei diciotto mesi che vanno dall'aprile 1975 all'ottobre 1976 il governo siriano di Hafez al-Assad non volle che nessuna parte prevalesse nella guerra civile libanese e fece di tutto per evitare qualsiasi risoluzione. In secondo luogo, Assad cercò – nella delicata frase dell'autrice – "di ottenere in modo sempre più deciso la supremazia siriana [offrendosi] come orchestratore del futuro politico del Libano". In parole povere, l'appetito alla Siria è venuto mangiando.