Satloff sostiene a giusto titolo che gli americani vedono la Giordania esclusivamente in riferimento alle relazioni con Israele. Questo non solo riduce una realtà complessa a un'unica dimensione, ma non permette una comprensione anche di quella stessa dimensione. In un breve ma autorevole studio, l'autore si occupa del ruolo che hanno in Giordania i problemi economici, l'Islam fondamentalista, le tribù e la questione della successione. Egli termina il volume volgendo la propria attenzione al processo di pace e avanza dei consigli pratici per la politica americana. Quello che emerge è un'immagine della fragilità politica; molte cose potrebbero andare a rotoli, anche se non è così, ma in futuro potrebbe succedere – e anche presto. Satloff crede che la migliore opportunità per Re Hussein sia assumere una ferma posizione; deve decidere se restare fedele ai leader tribali, ai proprietari terrieri e ai capi religiosi tradizionalisti o se rimpiazzarli con i tecnocrati, gli uomini d'affari e i palestinesi che possono trasformare la Giordania in un paese moderno. Il fatto di cercare di soddisfare entrambi questi gruppi, egli lascia intendere, potrebbe portare al malcontento o ai disordini.