Le relazioni fra cattolici e musulmani divennero un argomento oggetto di un vivace dibattito nel 1965, quando il Concilio Vaticano II esortòo entrambe le parti "a dimenticare il passato e a cercare sinceramente la comprensione reciproca". Il volume di Ellis rappresenta uno sforzo cattolico per proseguire il dialogo con i musulmani. Pertanto (e nonostante il titolo del libro), tre delle sue quattro parti non dicono nulla sul papato, ma trattano molte questioni riguardanti le relazioni fra cristiani e musulmani, da un confronto della teologia del monoteismo fino alle relazioni comunitarie nelle Filippine. Di fatto, tutti i contributi offrono nuove informazioni, ma solo uno riesce a fornire nuove idee: il brillante saggio scritto da Robert M. Haddad sulla condizione attuale dei cristiani in Medio Oriente.
Gli altri due libri si occupano in modo più limitato del conflitto arabo-israeliano e approcciano l'argomento con enorme pregiudizio. Certe volte Rokach sembra più interessato a utilizzare il Vaticano come un canale attraverso il quale sfogare la propria collera contro le azioni dei governi israeliano e americano. Un considerevole lavoro di ricerca è pressoché vanificato da un'argomentazione tendenziosa e da una scrittura aggressiva.
Irani non si discosta molto da Rokach e condivide parecchi dei suoi pregiudizi. Ma li supera realizzando uno studio istruttivo e utile che affronta tre temi principali: l'insieme del conflitto arabo-israeliano, la questione di Gerusalemme e la guerra in Libano. Egli ravvisa uno schema ricorrente: "Il destino della comunità cattolica nel mondo arabo-islamico e l'importanza che riveste per la Chiesa la questione palestinese hanno spinto la Santa Sede a prendere delle misure coraggiose, ben consapevole del danno che queste azioni potrebbero recare alle relazioni tra cattolici ed ebrei, punto questo di fondamentale rilievo poiché la maggior parte dei cattolici presenti in Medio Oriente è di origine araba". Queste pressioni contraddittorie riescono a spiegare le politiche in genere confuse della Chiesa in Medio Oriente.