Atatürk (1880-1938) è una delle figure più celebri del suo tempo, e a giusto titolo, perché ha fondato lo Stato moderno turco e ha creato una delle pochissime ideologie che non solo è ancora viva ma che ha riscosso dei considerevoli successi per i suoi meriti. I turchi celebrano il suo talento nel giorno che gli hanno dedicato, il suo volto è inciso sulle monete e i suoi ritratti circolano in tutto il Paese. Il suo retaggio è particolarmente incisivo tra gli ufficiali dell'esercito turco; a quanto si racconta: "Non sarebbe esagerato dire che difficilmente gli allievi ufficiali se ne stanno un'ora senza invocare il suo nome". Anche in lingua inglese, numerosi volumi biografici celebrano la sua vita.
Ma che ne è stato del suo numero due, Ismet Inönü (1884-1973)? Inönü ha lavorato per Atatürk come capo dello staff che l'ha aiutato a vincere le battaglie più decisive (contro i greci), come diplomatico nel suo trattato più importante (Losanna, 1923), come primo ministro durante tutta la sua presidenza (1924-38) e poi come suo successore in veste di presidente (1938-50), per poi più tardi ritornare al potere come premier (1961-65). In un'eccellente biografia, Heper (un docente dell'Università Bilkent a Ankara) espleta l'importante servizio di far uscire questa figura chiave dall'oscurità immotivata in cui era caduta. Heper ritiene che ci siano molte cose ammirevoli nella sua biografia, definendolo un pragmatico, un ottimista e uno "statista per eccellenza". Egli elogia soprattutto il modo intelligente e realistico con cui Inönü ha guidato il Paese traghettandolo dal dispotismo benevolo di Atatürk a una democrazia multipartitica di cui perse le prime elezioni, passando poi con eleganza all'opposizione; in effetti, Inönü arrivò sul punto di definire la sua sconfitta la sua "più grande vittoria". Heper cita una valutazione secondo la quale la Turchia ha conosciuto tre rivoluzioni nel corso di questo secolo: una nazionale capeggiata da Atatürk, una democratica diretta da Inönü e una economica condotta da Turgut Özal; l'autore poi aggiunge che il ruolo avuto da Inönü è stato più importante di quel che si crede, avendo egli avuto un'influenza diretta sulla prima rivoluzione e avendo contribuito a spianare la strada alla terza. Egli merita questa eccellente biografia.