Gli aleviti turchi sono una delle minoranze religiose più importanti, più misteriose e meno conosciute del Medio Oriente. Non si conosce nemmeno a quanto ammontino (si stima che oscillino dai 6 ai 20 milioni) e la loro storia è oscura (sembrano derivare da una comunità del XVI secolo). Gli atti di una conferenza del 1996 contribuiscono a fornire delle informazioni attendibili su questa vasta popolazione capace di avere una forte influenza sulla vita pubblica turca. L'unico problema con questo volume, almeno per la maggior parte dei lettori, ha a che fare con il fatto che il testo è adatto a dei lettori esperti: esso non dispone di capitoli introduttivi, di un glossario, di un indice e di altre caratteristiche che renderebbero l'argomento più accessibile.
In breve, gli aleviti sono uno dei gruppi sciiti così distanti dal mainstream sunnita (come i drusi, gli yarsan e gli alawiti siriani) che la loro adesione all'Islam è in discussione. Essi utilizzano poco il Corano (che, a loro avviso, non contiene centinaia di versetti di 'Ali ibn Abi Talib, la figura centrale della loro fede religiosa), non frequentano la moschea e ignorano molti dei precetti islamici. Gli aleviti se la passavano male durante il periodo ottomano ma la loro condizione è migliorata con la Repubblica, che hanno appoggiato con entusiasmo. Un profondo cambiamento ebbe luogo negli anni Settanta, quando una nuova generazione di aleviti, cresciuta nelle città e ben istruita, ricorse alla politica della Sinistra per caratterizzare la loro identità, a scapito della religione come istituzione.
La tradizione alevita, orale e semplice, ora deve modernizzarsi se vuole fare affidamento sui giovani e sopravvivere. Questo significa imporsi come una valida variante dell'Islam anche se eterodossa oppure, come preferirebbero gli elementi più autoritari, dichiarare che l'alevismo è "estraneo all'Islam" e i suoi adepti non-musulmani. Se una di queste due opzioni non avrà successo i sunniti turchi e i Duodecimani [o Imamiti, N.d.T.] iraniani cercheranno smaniosamente di portare gli aleviti dalla loro parte. Dal punto di vista religioso, gli aleviti sono di fronte a una scelta: unirsi ai sunniti o agli imamiti, diventare un raggruppamento indipendente in seno all'Islam o identificarsi come non-musulmani. Quanto prima, dovrebbe diventare chiara la direzione che loro prenderanno.