Quando una sempre più numerosa comunità di musulmani parla inglese come prima lingua, le opere di consultazione per i credenti sono disponibili in misura crescente in quella che un tempo era la lingua degli orientalisti. Voluminose raccolte di documenti, come la compilazione degli hadith (detti e fatti attribuiti al Profeta Maometto) ora forniscono un'interpretazione corretta di ciò che prima era accessibile solo nelle tradizionali lingue dell'Islam. La Bakhtiar si vede riconosciuto il merito di "aver adattato" l'Enciclopedia della legge islamica, il che significa che lei ha per lo più tradotto un libro dall'arabo per poi rimodellarlo per dei lettori anglofoni.
Per i musulmani colti, l'Enciclopedia funge da guida pratica alle quattro scuole sunnite (madhhabs) e alla scuola sciita (la scuola giafarita). Per altri lettori, essa offre un'immersione affascinante nel mondo della giurisprudenza islamica in tutta la sua complessità, con tutte le varianti piene di buonsenso e una sbalorditiva differenza dalla vita occidentale. I titoli dei paragrafi danno un'idea del contenuto: "una moglie disobbediente", "giurare di astenersi dall'avere rapporti sessuali con la propria moglie" e "l'eredità di un feto, dei figli disconosciuti e illegittimi". Le cinque scuole in genere sono d'accordo sugli elementi essenziali e in disaccordo sui dettagli. Tutte le scuole convengono sulla necessità di vietare agli uomini d'indossare indumenti di seta durante la preghiera, solo i Giafariti lo permettono durante la malattia o la guerra. Tutte le scuole sono d'accordo sul fatto che il viaggiatore non deve digiunare durante il Ramadan, ma gli shafiiti limitano questa eccezione ai viaggiatori occasionali e non a chi viaggia di continuo per lavoro.