Gli scaffali per libri rivelano una sorpresa: nessuno (con la sola eccezione di Harry St. John Philby) ha finora tentato di offrire una panoramica completa della storia saudita che risalga al XVIII secolo. Vassiliev, uno studioso russo, ha aggiornato la sua edizione originale in lingua russa e il risultato è assai impressionante. Basandosi su dei manoscritti arabi (sì, l'Arabia Saudita era così in ritardo che durante una buona parte del XX secolo, gli studiosi scrivevano a mano le cronache, in stile medievale), sulle fonti russe e sugli autori occidentali esperti di quest'argomento (e anche qui, lui scopre delle fonti dimenticate ma essenziali, come lo storico francese Félix Mengin), Vassiliev traccia un quadro dell'Arabia Saudita dal suo fondatore Ibn 'Abd al-Wahhab sino all'indomani della guerra del Kuwait. L'autore ha una buona padronanza di tutto dalla teologia del XVIII secolo al mercato internazionale del petrolio; se abbiamo bisogno di una ripassata sulla conquista della Mecca o sulla morte di re Faysal, beh, questo è il posto giusto. Più in generale, il suo miglior risultato consiste nell'essere riuscito a rendere omogenea una storia finora frammentata. Se desiderate leggere o acquistare un solo libro sull'Arabia Saudita, state certi che questo volume fa al caso vostro.
Per darvi un'idea di ciò, ecco alcuni punti salienti che riguardano il periodo iniziale: Vassiliev dimostra che lo Stato saudita "ha raggiunto un potere e una dimensione mai conosciuti [in Arabia] dalla nascita dell'Islam", poi mostra il radicalismo e il semitotalitarismo della dottrina wahabita ("essa consiglia alla gente come dovrebbe ridere, starnutire, sbadigliare, scherzare, abbracciare, stringere la mano a un amico, e così via dicendo"). Egli spiega i vantaggi politici e materiali per i leader tribali nell'adottare il wahabismo e, in modo più controverso, come quest'ultimo sia diventato "lo stendardo del movimento nazionale arabo contro l'influenza turca in Arabia". Nonostante il suo radicalismo, egli sostiene, "il wahabismo non ha cambiato la struttura sociale dell'Arabia", ad eccezione di settori assai limitati come quello fiscale e nell'ambito dell'organizzazione del potere.