Il gruppo etnico più numeroso degli Stati Uniti non è costituito dagli iraniani né dagli egiziani, ma è quello degli afro-americani. Le statistiche sono notoriamente difficili da verificare, ma probabilmente parlano di alcune centinaia di migliaia. Di questa comunità ne fanno parte artisti come Ahmad Jamal (il musicista jazz) e Queen Latifa (la cantante rap), personaggi dello sport come Muhammad Ali e Mike Tyson (i pugili) e Kareem Abdul Jabbar (il giocatore di basket). Questo gruppetto di credenti è profondamente diviso, con i gruppi musulmani tradizionali da un lato e una crescita esotica delle comunità del Paese dall'altro.
Purtroppo, la McCloud ci racconta poco delle cose riguardanti questi argomenti interessanti. Piuttosto, lei ci fornisce delle informazioni sui gruppi (chi ha costituito l'organizzazione, quando si è spaccata, e così via dicendo) senza illustrare i loro tratti principali o trasmettere il loro spirito. Il capitolo sulle donne ha un tono nettamente apologetico. Per peggiorare le cose, la McCloud si basa su dei fatti erronei riguardo all'Islam (non c'è alcuna pratica islamica di togliersi le scarpe quando si entra in un'abitazione) e tradisce delle idee politiche molto strane (in un passaggio, lei fa riferimento alle "atrocità commesse dagli Stati Uniti" nel mondo).
Curiosamente, scrivere di quest'argomento da musulmana, ha reso più difficile il compito della McCloud: "Essendo io musulmana, molte comunità sono state più sospettose del solito in merito alla mia motivazione". La Routledge, una casa editrice che conta numerose opere famose sull'Islam, ha fatto un passo falso a riguardo.