Hanioglu, professore associato alla Princeton University, ha sviluppato un argomento davvero nuovo con la sua ricerca approfondita sul pensiero, la struttura e le attività dei Giovani turchi fra il 1889 e il 1902. L'autore argomenta in modo convincente l'importanza di quest'argomento rilevando che i Giovani turchi hanno governato l'Impero ottomano per quasi tutto il periodo che va dal 1908 al 1918; che gli ex-membri hanno amministrato il Paese fino al 1960; e che anche oggi l'ideologia ufficiale dello Stato mostra l'influenza delle idee di quel periodo. Forse, la conclusione più originale di Hanioglu concerne la sua argomentazione che i Giovani turchi hanno costituito tre movimenti ben distinti.
La base della ricerca del volume Giovani turchi all'opposizione è degna di nota, essendo una delle più prodigiose che il sottoscritto in veste di recensore abbia mai visto. Il testo, relativamente leggero di 216 pagine contiene oltre 2.500 note a piè pagina, o circa dodici a pagina, o una nota ogni quattro righe. E che note! L'autore ha eseguito delle ricerche certosine negli archivi di dodici paesi, compresi quelli di Albania, Grecia, Israele e Svezia. Il suo lavoro negli archivi turchi non annovera solo gli ordinari documenti di Istanbul, ma anche quelli che si trovano nelle ambasciate ottomane a Londra, Parigi e Roma. Hanioglu ha scovato gli atti privati di ventiquattro persone in luoghi disparati come Salonicco, Edimburgo e New Haven. La lista dei periodici consultati è di oltre cinque pagine. Quest'eroico apparato sapiente non fa minimamente mostra di erudizione: al contrario, piuttosto, esso è all'origine dello studio originale e importante dell'autore.